Un importante passo avanti per la salute femminile arriva dall’Unità Operativa Complessa di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale “Principe di Piemonte” di Senigallia. Qui è stata introdotta una nuova tecnica chirurgica minimamente invasiva per il trattamento dei fibromi uterini, che consente di intervenire senza ricorrere alla chirurgia maggiore, come l’isterectomia o la miomectomia. Questo approccio innovativo offre alle pazienti una soluzione più sicura ed efficace, riducendo i disagi post-operatori.
I fibromi uterini e le problematiche connesse
I fibromi uterini sono tra i tumori benigni più comuni nelle donne in età fertile e possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita. Possono causare sanguinamenti abbondanti, dolori e problemi di fertilità, rendendo difficile il normale svolgimento delle attività quotidiane. In passato, il trattamento prevedeva interventi chirurgici invasivi, come l’asportazione dell’utero, ma oggi la medicina ha fatto importanti passi avanti con soluzioni meno traumatiche.
La tecnica innovativa della radiofrequenza
Presso l’ospedale di Senigallia, diretto dal dottor Mario Massacesi, le pazienti possono ora accedere all’ablazione dei fibromi mediante radiofrequenza transvaginale con tecnica “Moving Shot”. Questo trattamento utilizza onde elettromagnetiche per necrotizzare il tessuto del fibroma, riducendone progressivamente il volume senza necessità di incisioni. L’intervento viene eseguito sotto guida ecografica, isteroscopica o laparoscopica, permettendo così di personalizzare il trattamento in base alle esigenze di ciascuna paziente.
La procedura può essere effettuata in regime di Day Hospital, con un solo giorno di ricovero, offrendo numerosi vantaggi rispetto alla chirurgia tradizionale. Tra i principali benefici vi sono tempi di recupero ridotti, minore impatto sulla fertilità e la possibilità di evitare lunghi periodi di degenza ospedaliera. L’innovazione tecnologica e l’attenzione alla salute delle donne sono al centro dell’impegno dell’équipe medica e anestesiologica dell’ospedale, che lavora costantemente per garantire cure all’avanguardia.
A sottolineare l’importanza di questa innovazione è anche il Vicepresidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini: “Con l’introduzione della nuova tecnica mininvasiva si compie un importante passo avanti nel migliorare la qualità delle cure offerte alle donne, riducendo i tempi di recupero e aumentando le prestazioni sanitarie. La salute femminile è una priorità su cui continueremo a investire”.
Grazie a questa nuova opportunità terapeutica, Senigallia si conferma un punto di riferimento per l’innovazione in ginecologia, offrendo alle donne soluzioni all’avanguardia per migliorare il loro benessere e la loro qualità di vita.