L’Amministrazione comunale lo scorso 27 febbraio ha approvato con delibera di Consiglio Comunale il nuovo “Regolamento per l’accesso e la gestione del Centro di Raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato” e quindi le nuove modalità con cui si accede e si conferisce al Centro Ambiente di via Don Minzoni.
Già in quell’occasione abbiamo evidenziato i limiti applicati al regolamento, particolarmente restrittivi, non solo considerando il numero di conferimenti possibili e le quantità che scendono ben sotto la soglia di coloro che possono essere considerati “furbetti”, ma soprattutto il fatto che portare i rifiuti al centro ambiente è possibile soltanto con auto di proprietà corrispondente all’utenza che ha prodotto i rifiuti.
La scaltra mente dell’amministratore equipara il mezzo con cui si trasporta il rifiuto con la proprietà del rifiuto stesso; ma poiché i rifiuti non portano targa e non rilevano impronte digitali, come si può dire che mezzo e rifiuti abbiano la medesima proprietà? A noi questo sembra solo un mezzo per limitare l’utenza, soprattutto nelle fasce deboli, per abbassare i costi di gestione senza salvaguardare però i diritti dei cittadini di usufruire dei servizi per cui pagano.
Abbiamo chiesto all’Amministrazione di rivedere in parte il regolamento, la quale per tutta risposta però ha solo mantenuto la propria posizione senza darci ascolto. Peccato che dare ascolto ai gruppi di minoranza significhi anche dare ascolto a tantissimi cittadini che queste forze rappresentano. E forse i malumori sono molto più bipartisan di quanto la maggioranza vorrebbe credere.