Corinaldo, 22 settembre 2025 – Un passo importante verso un futuro più sostenibile è stato compiuto a Corinaldo con la costituzione ufficiale della Comunità Energetica Rinnovabile (CER). Con l’atto firmato dal notaio Marco Scialanga, nasce la “COMUNITÀ ENERGETICA CORENERGY SOCIETÀ COOPERATIVA A R.L. IMPRESA SOCIALE DI COMUNITÀ ETS”, la prima di questo tipo nella vallata e una delle poche in tutta Italia.
La nuova cooperativa, composta da nove soci fondatori che includono i Comuni di Corinaldo, Barbara e Castelleone di Suasa, l’Azienda Servizi Ambientali (ASA), Box Marche s.p.a. e rappresentanti delle famiglie aderenti, ha come obiettivo la gestione sostenibile e condivisa dell’energia.
Un impianto fotovoltaico da 1 MW su un’ex discarica
Per avviare concretamente la CER, il Comune di Corinaldo realizzerà un impianto fotovoltaico da 1 MW sull’area dell’ex discarica comunale, che è stata chiusa. Questo progetto, con un investimento di oltre 1,2 milioni di euro, non solo sfrutterà un terreno inutilizzato, ma lo trasformerà in una fonte di energia pulita e rinnovabile. L’impianto produrrà energia che genererà ritorni economici per i membri della cooperativa.
Il neopresidente del Consiglio di Amministrazione, Cesare Morganti, ha sottolineato l’importanza del progetto: “Questa Comunità Energetica potrà rivoluzionare il modo di porsi nei confronti del consumo energetico e mira a creare interessanti vantaggi e servizi per tutti i soci aderenti”. L’iniziativa non solo unisce sostenibilità e innovazione, ma rafforza anche il legame tra le persone e il loro territorio.
Prospettive future: coinvolgere la comunità e i Comuni limitrofi
La nuova dirigenza, con il sostegno delle amministrazioni comunali, si impegnerà a promuovere la Comunità Energetica, sensibilizzando cittadini e imprese sull’importanza delle energie rinnovabili e sulla partecipazione attiva alla loro gestione. L’obiettivo a lungo termine è espandere l’iniziativa, coinvolgendo anche altri Comuni limitrofi per estendere i benefici a un’intera vallata.
Morganti ha concluso ringraziando i soci e le amministrazioni, evidenziando che “se si chiama Comunità e siamo di fatto una cooperativa, dobbiamo cooperare per creare relazioni significative e con queste possiamo trasformare le sfide in opportunità”.