Ancona – I dati del secondo trimestre 2025 sul mercato del lavoro nelle Marche mostrano un quadro preoccupante, con un forte aumento della disoccupazione che colpisce in particolare le donne. Secondo l’analisi dell’Ires Cgil Marche, il numero dei disoccupati ha raggiunto quota 41 mila unità, registrando un incremento del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il dato più negativo degli ultimi due anni.
I dati in dettaglio
Mentre a livello nazionale e nel Centro Italia l’occupazione cresce, nelle Marche l’incremento è solo dello 0,6%, fermandosi a 653 mila unità. A destare maggiore allarme è il crollo di 8 mila unità nei lavoratori dipendenti, soprattutto nei settori dell’agricoltura e dei servizi. La stabilità dell’occupazione è sostenuta esclusivamente dall’aumento dei lavoratori autonomi, cresciuti di 12 mila unità. Il tasso di occupazione complessivo cala dello 0,5%, attestandosi al 67,1%.
Il peso sulle donne
La crisi del mercato del lavoro colpisce in modo sproporzionato le donne. Sebbene il numero di donne occupate sia aumentato (+1,2%), il tasso di disoccupazione femminile è esploso, con un incremento di 6 mila unità, pari al 32,5%, mentre la disoccupazione maschile è in calo. Il divario di genere nel tasso di occupazione rimane significativo, con una differenza di 8,5 punti percentuali a svantaggio delle donne.
La richiesta della CGIL
Di fronte a questi dati, Eleonora Fontana, segretaria della Cgil Marche, ha espresso forte preoccupazione. “I principali dati regionali confermano un peggioramento del mercato del lavoro con una tendenza opposta rispetto al resto del Paese. È necessaria una cabina di regia forte per dare stabilità ai lavoratori marchigiani” ha dichiarato.
La sindacalista ha ribadito la proposta di un “patto per il lavoro” rivolto a chi si candida a governare la Regione, sottolineando la necessità di affrontare subito i divari di genere e di non peggiorare ulteriormente le condizioni economiche e lavorative della popolazione.