Appuntamento tutti i fine settimana di ottobre con la mostra di pittura e fotografia di Sassaroli e le opere del riciclo di Conti
E’ in programma per tutti i fine settimana di ottobre, a Maiolati Spontini, presso la “Casa delle Fanciulle” una doppia esposizione realizzata grazie al patrocinio della Fondazione Gaspare Spontini e dell’Amministrazione comunale.
Si tratta di “Fotografia e pittura” di Emanuele Sassaroli, attraverso la quale vengono ripercorsi alcuni degli aspetti salienti, fotografici e pittorici, dell’artista e “L’arte del riciclo” di Claudio Conti, con oggetti derivati dal recupero del legno che viene fatto rivivere con sapiente maestria ed ingegno dall’artista.
Emanuele Sassaroli esprime la sua passione artistica sin dai primissimi anni ’80, periodo in cui conosce e frequenta artisti del luogo come Raul Bartoli, Edmondo Giuliani e Fausto Cortesi. I successivi studi e la professione in ambito informatico non gli impediscono di mantenere comunque sempre vivo l’interesse per la pittura e le arti visive in genere: la pittura, con numerose mostre personali e collettive e con la partecipazione a vari concorsi nazionali; la scenografia, collaborando alla creazione di scene per spettacoli di compagnie locali; la fotografia, con mostre fotografiche e video fotografici volti a ripercorrere la storia e le tradizioni delle Marche.
Negli ultimi anni, iniziando nel 2017 dalla bella e panoramica piazzetta di Elcito, ha posto i suoi quadri in molti luoghi all’aperto con allestimenti en plein air di un solo giorno. Attualmente abita e lavora in Vallesina, dove da autodidatta trova il modo e tempo di dedicarsi alle due principali passioni che sono la pittura e la fotografia.
Claudio Conti, anno 1958, è un ex direttore di diversi uffici postali centrali ed ex consulente finanziario di Poste Italiane della provincia di Ancona. Amante della natura, ormai dal 2021 i suoi ritmi e le sue priorità sono cambiati perché in pensione. Da quella data ha dato avvio ad attività che mai aveva sviluppato prima. Ama aggiungere al lavoro di madre natura la sua elaborazione e creatività. L’amore per il legno ha un sapore antico, il suo profumo e le sue forme stuzzicano la sua rielaborazione. La sua casa è piena di manufatti realizzati da legni che troppo spesso vengono considerati ormai scarti, lui li osserva e li fa rivivere, prima nella mente e poi con le mani. Perché proprio il legno? «Perché è un dono – spiega l’artista – che ci arriva dalla natura con una varietà e ricchezza non molto attenzionate. Sfruttiamo e gettiamo sempre piu spesso cose che invece hanno il diritto di essere rivalutate e riutilizzate, proprio perché l’arte del recupero credo possa salvare questo pianeta maltrattato dall’indifferenza e dall’egoismo del profitto».
Le mostre sono allestite nella Sala Celeste della “Casa delle Fanciulle”, in piazza Garibaldi n. 9, nel capoluogo, e sono visitabili nei prossimi fine settimana di ottobre nel seguente orario: sabato dalle 17 alle 22,30 e domenica dalle 17 alle 20.