Risultati positivi dall’indagine di soddisfazione dei servizi inserita in una tesi di laurea sperimentale
dal Comune di Maiolati Spontini
La biblioteca La Fornace piace. E ci si vorrebbe passare più tempo. Lo dice l’indagine sul grado di soddisfazione dei servizi proposta agli utenti della struttura di Moie dal 9 novembre 2022 al 28 febbraio scorso. Il lavoro di ricerca, raccolta, analisi ed elaborazione dei dati è stato svolto da Giorgia Giuliani, operatrice volontaria di servizio civile all’interno della medesima biblioteca, nonché neolaureanda in Beni Culturali all’università di Macerata. Nel corso dell’anno, Giorgia ha potuto conciliare servizio civile e università, inserendo il progetto all’interno della sua tesi sperimentale in “Progettazione Digitale per i Beni Culturali e il Turismo” coordinata dal professor Pierluigi Feliciati. La tesi, intitolata “L’importanza degli utenti nella biblioteca pubblica: il caso della ‘Fornace’ di Moie e l’indagine di customer satisfaction” riporta gli esiti dell’indagine, e in particolare dei due questionari somministrati, uno per gli adulti e l’altro per i giovani dai 10 ai 17 anni.
Ai due questionari hanno risposto in totale 251 persone, pari a circa il 30 per cento dell’utenza che ha effettuato almeno un prestito nel periodo preso in esame. Nonostante la piccola percentuale, le testimonianze sono state indispensabili ai fini dell’indagine e i risultati sono stati analizzati per avere un’idea più chiara di quali siano i punti di forza e di debolezza del sistema bibliotecario di Moie.
Ciò che viene maggiormente sottolineato dagli utenti è la volontà di poter trascorrere più tempo all’interno de La Fornace, richiedendo un ampliamento degli orari di apertura. Al tempo stesso, propongono una divisione degli spazi per adulti da quelli per bambini, in modo tale da garantire silenzio e tranquillità a chi studia o legge e di permettere ai più piccoli di imparare divertendosi senza infastidire nessuno.
Si evidenzia, poi, che una delle colonne portanti della biblioteca è rappresentata dai bibliotecari, considerate figure indispensabili sotto vari punti di vista: è sempre bello scambiare due chiacchiere al momento del prestito o chiedere un consiglio di lettura a chi sta dietro al bancone. Questo permette di creare relazioni significative, sia per le persone coinvolte che per la biblioteca di per sé. Gli utenti si sentono compresi e ben accolti, e di conseguenza viene creandosi un meccanismo che invoglia le persone a tornare. Di contro questa tendenza rallenta l’utilizzo della macchina di autoprestito, anche se facilissima da usare.
Risultati, quindi, più che positivi per i servizi della biblioteca “fisica”, mentre quella digitale, Medialibrary, trova meno affezionati. Gratuitamente nella banca dati si possono trovare ebook, audiolibri, riviste in 66 lingue diverse, Spotify e 150.000 tracce musicali di ogni genere. Inoltre se ci si reca in biblioteca per cercare un libro e non lo si trova tramite il qr code è possibile scaricarlo e leggerlo digitalmente. Nonostante la nostra sia un’epoca digitale, c’è una scarsa conoscenza dei servizi digitali della biblioteca e si è ancora affezionati al cartaceo.
Anche per quanto riguarda la promozione degli eventi che accadono in biblioteca funzionano parzialmente il sito, i social, la app e la newsletter spedita a 3.300 iscritti. Come mai allora La Fornace è così apprezzata e conosciuta? È proprio qui che entra in gioco l’importanza dell’utente, il quale, essendo soddisfatto dei servizi, promuove e consiglia ad amici e parenti di frequentare la biblioteca, considerata non solo uno spazio di raccolta e di scambio di libri, ma soprattutto un ambiente adatto per incontrare nuove persone e utile per l’apprendimento permanente. Dalla ricerca portata avanti da Giorgia Giuliani, quindi, risulta che la reputazione della biblioteca, più che dalla promozione digitale, dipende proprio dal passaparola che viene creandosi tramite i suoi utenti, veri protagonisti di questa realtà e portatori dei valori che sostiene.