Nato il 15 settembre del 1932 a Jesi, Mons. Attilio Pastori si è spento ieri nella sua casa, all’età di 91 anni.
Un lutto sentito da tutta la comunità per la quale il sacerdote è stato da sempre un punto di riferimento.
Parroco dall’età di ventidue anni, ha iniziato subito le sue esperienze come docente, prima di francese per quattro anni al seminario minore, poi di religione dal 1959 all’istituto per Ragionieri, dal 1961 al liceo scientifico ed infine al liceo classico. Nel 2013 era stato onorato come cittadino benemerito di Jesi.
Il rito funebre sarà celebrato sabato 16 dicembre alle ore 9.00 nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, dove la camera ardente è allestita dalle 11 del 15 dicembre.
Il vescovo Mons. Gerardo Rocconi: ” sacerdote stimato, ha lasciato il segno nella chiesa locale”
“La notizia che don Attilio ci ha lasciati la conoscono tutti. Si è diffusa in un attimo. Segno di quanta stima e di quanto amore godesse – afferma il vescovo mons. Gerardo Rocconi. Uomo di grande cultura, sacerdote dei giovani per tantissimo tempo, ha lasciato un segno profondo nella nostra Chiesa locale. Fino a pochissimi giorni prima di morire leggeva, conversava, scherzava e, come si diceva, – anche se le gambe non funzionavano più, la sua mente era lucidissima -: con i suoi 91 anni.
Poi improvvisamente ha avuto un crollo. Sono andato a trovarlo la sera del 13 dicembre. Gli ho amministrato il sacramento della Santa Unzione. Non era proprio lucido. Comunque un barlume di
consapevolezza dovrebbe averlo avuto: infatti mi ha preso la mano e l’ha baciata; più volte mi ha fatto segno di dargli la mano e all’inizio della preghiera si è fatto il segno della croce. Ma ho avuto la chiara sensazione che il tempo rimasto non fosse lungo. La notizia è arrivata la mattina del 14 dicembre alle 11 mentre ero riunito con tutti i sacerdoti della diocesi per il ritiro spirituale di Avvento“.
“Sappiamo bene che la vita è fatta per il paradiso e che pertanto è bene partire per la vita eterna e sapevamo anche che don Attilio ormai aveva fatto il suo percorso: eppure nel dare l’annuncio ho visto lo stupore dei sacerdoti: segno di un amore e di un rispetto di cui don Attilio era circondato. È stato un sacerdote importante per la nostra diocesi, un pastore che ha amato la Chiesa e soprattutto i giovani“.
Il cordoglio della Biblioteca diocesana “Pier Matteo Petrucci”
Messaggio di cordoglio anche da parte dei volontari della Biblioteca Diocesana “Pier Matteo Petrucci” della quale Don Attilio è stato direttore molti anni: “ci è caro custodire la memoria di don Attilio innanzitutto nel ricordo di chi lo ha visto e ha collaborato con lui alla realizzazione dei primi ambienti
ospitati nell’ex cinema Ripanti, di chi ha partecipato alle conferenze da lui organizzate con ospiti di altissimo livello che hanno fatto della nostra città un laboratorio culturale e di idee, dei tanti docenti che credendo nel suo progetto si sono rimboccati le maniche collaborando per garantire quotidianamente
l’apertura e la fruibilità dei servizi bibliotecari, ma anche, e soprattutto, dalle diverse migliaia di volumi che provengono dalla sua biblioteca personale e che ne testimoniano gli interessi, le sensibilità e le passioni, soprattutto in due sezioni particolarmente ricche che sono quelle relative alla filosofia e alla storia dell’arte».
Dopo aver spostato l’ingresso da via Santoni a Piazza Federico II, nel 2014, era riuscito a far diventare la Biblioteca diocesana un centro aperto e accogliente per i docenti e gli studenti della città, per le associazioni tra le quali il Circolo Contardo Ferrini che vi organizzava delle conferenze, per i volontari che collaboravano nelle attività specifiche.
Per educare all’esperienza del bello come via più adatta per percepire una prima dimensione della
fede, aveva ideato, nel 2000, il progetto “La via della bellezza. Arte, storia e fede nella Vallesina” con l’ufficio catechistico diocesano, curando i testi e le schede delle opere più significative a livello diocesano, in relazione al tempo e al loro significato.
Il centro della vita di mons. Attili Pastori è stata la parrocchia di San Giovanni Battista, dove ha incontrato generazioni di bambini e ragazzi, dove ha promosso iniziative per tutti, e dove domani mattina la città potrà dargli l’ultimo saluto.