Thursday 21 November, 2024
HomeAttualitàL’Ospedale “Carlo Urbani” tra i migliori per il trattamento delle fratture del femore

Nella conferenza stampa tenutasi oggi presso l’Ospedale “Carlo Urbani” di Jesi, sono stati presentati i risultati del Programma Nazionale Esiti (PNE) che posizionano la struttura tra le migliori d’Italia per il trattamento delle fratture del collo del femore negli over 65. Il riconoscimento, ottenuto per il terzo anno consecutivo, premia il lavoro dell’équipe multidisciplinare della UOC di Ortopedia e Traumatologia, diretta dal Dr. Rocco Politano, e conferma gli altissimi standard raggiunti dall’ospedale jesino nella gestione di questi interventi delicati e complessi.

Presenti all’incontro l’Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini, la Direzione Strategica Aziendale della AST Ancona, e il personale medico e infermieristico della struttura. Il Dr. Politano ha sottolineato l’impegno e la sinergia tra i diversi reparti – da Ortopedia a Radiologia, Anestesia e Rianimazione, fino a Neuroriabilitazione e Pronto Soccorso – per garantire un’assistenza completa ed efficace ai pazienti.

Risultati d’eccellenza nel trattamento delle fratture femorali

L’Ospedale di Jesi si distingue tra i 1.363 ospedali valutati da Agenas per il PNE 2024 grazie all’alto volume di interventi chirurgici tempestivi sulle fratture femorali degli over 65: oltre 100 casi all’anno, con un tasso di intervento entro le 48 ore che pone la struttura ai primi posti a livello nazionale. Nelle Marche, l’indice di tempestività mediana per questi interventi si attesta all’85,85%, ben oltre la media italiana, un dato che testimonia la qualità della gestione sanitaria e organizzativa della struttura.

Questo traguardo è frutto del lavoro dell’équipe coordinata dalla Caposala Tiziana Grassi, composta da 10 medici, 20 infermieri e 7 OSS, e di due unità operative semplici: Traumatologia, sotto la guida del Dr. Marco Cianforlini, e Patologia Articolare, diretta dal Dr. Sergio Carloni. L’équipe si occupa non solo del trattamento delle fratture traumatiche, ma anche di interventi chirurgici complessi, tra cui la chirurgia protesica, la chirurgia artroscopica per le lesioni sportive e la chirurgia vertebrale.

L’Ospedale di Jesi – ha dichiarato l’Assessore Saltamartini rappresenta un’eccellenza nel Sistema Sanitario Regionale. I risultati del PNE non solo riconoscono la qualità delle cure erogate, ma testimoniano l’efficacia delle politiche sanitarie della Regione Marche, in linea con il Piano Socio-Sanitario e gli interventi PNRR. Questo importante traguardo conferma Jesi tra le migliori strutture italiane per qualità e tempestività delle cure.”

Sinergia e formazione continua

Oltre all’attività clinica, la UOC di Ortopedia e Traumatologia è impegnata nella formazione dei nuovi professionisti sanitari in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche (UNIVPM), contribuendo alla preparazione degli studenti di Medicina e degli specializzandi in Ortopedia. L’ospedale, inoltre, è un punto di riferimento per il trattamento degli infortuni degli atleti delle squadre sportive locali, offrendo competenze specialistiche in traumatologia sportiva e recupero funzionale.

Come sottolineato, in un contesto in cui la rapidità e l’efficienza sono sempre più cruciali, l’Ospedale di Jesi dimostra di saper rispondere alle esigenze della popolazione con un modello di assistenza basato sulla competenza, la professionalità e la cooperazione tra i diversi reparti. Questo approccio, che ha fatto dell’ospedale jesino un modello di eccellenza, risponde non solo alle necessità dei cittadini marchigiani, ma rappresenta un punto di riferimento per la buona sanità italiana.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio. L'idea di fondare Capocronaca, insieme a Cristina, nasce all'inizio del 2023. Nelle sue fondamenta, la volontà di dare ai lettori una voce nuova da ascoltare e scoprire insieme a loro, cosa accade ogni giorno.