Sunday 19 May, 2024
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A Jesi prosegue il progetto di legalità nelle scuole “Giovani a confronto” sul tema “l’estremo”

Prosegue il progetto di legalità per l’anno 2023/2024 “ Giovani a confronto”, secondo le linee guida concordate dal Questore di Ancona, Capocasa, in concerto con la direzione scolastica provinciale. Incontri di confronto tra forze dell’ordine e studenti per affrontare tematiche legate alle problematiche giovanili.

Dopo il primo incontro, il 27 ottobre il Dirigente del Commissariato di Polizia di Jesi, il Vice Questore Paolo Arena, è tornato all’Istituto di istruzione superiore Marconi Pieralisi per incontrare un altro gruppo di studenti delle prime classi.

Stavolta il tema dell’incontro è stato l’estremo, le sfide dei giovani con riferimento a droga, alcolbullismo.

In sintesi il messaggio lasciato ai ragazzi da Arena.

Questa generazione di giovani è al centro di problematiche pesanti che richiedono sostegno e risposte da parte delle agenzie educative e delle forze di Polizia. Anzitutto il flagello della droga. Le sostanze stupefacenti sono diventate una piaga sociale che mette a repentaglio la salute e la vita di ragazzi sempre più minorenni. In testa c’è la Cannabis, a seguire la marijuana, la cocaina, e le nuove droghe in circolazione la Spice e le NPS, i cui effetti sulla salute non sono ancora ben noti e quindi più pericolose.

Nella maggioranza dei casi ci troviamo davanti a situazioni di vita problematiche, quindi la droga diventa una via di uscita da una situazione difficile, ma ci sono anche tanti che iniziano per moda e poi si trovano intrappolati. 

Chi viene trovato in possesso di stupefacente per uso personale, subisce la contestazione amministrativa, la segnalazione al prefetto e la sospensione o  divieto di possedere documenti come il passaporto , porto d’armi, oltre alle ostatività legate alla possibilità di partecipare a concorsi pubblici.

Ad oltre il 50% di adolescenti è capitato di bere alcolici e di ubriacarsi per poi mettersi alla guida di veicoli provocando serio pericolo all’incolumità propria ed altrui. La guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di stupefacenti è un grave reato che comporta ritiro della patente di guida. 

I giovani, spesso, ricorrono alle sostanze alcoliche e stupefacenti per sperimentare sensazioni di piacere eliminando inibizioni, e barriere psicologiche; a volte accade dopo un insuccesso scolastico o una lite in famiglia, per assomigliare agli adulti , per noia, curiosità. E’, tuttavia, una strada senza uscita, che genera solo violenza gratuita, arroganza, bullismo, dipendenza, devastando l’esistenza di intere famiglie.

Oggi il gusto dell’Estremo cattura i giovani: i selfie estremi, le sfide al limite della sopportazione fisica, le corse folli nel cuore della notte in autostrada o in una ferrovia.

Per buona parte degli adolescenti, la vera vita è quella in rete. Nel mondo digitale, la sfida li fa sentire dentro una grande famiglia ove ognuno condivide le attività più estreme.

I teenager, finiscono per cercare nel web quell’attestato di stima, quella approvazione, quei “LIKE” che non trovano in famiglia.


Queste le sfide al rischio dette “Challenge”

  • · Blackout game, in cui l’obiettivo è quello di provocarsi volontariamente uno svenimento, da soli o insieme ad altri, utilizzando le mani o corde, lacci, sciarpe.
  • · Daredevil selfie: selfie temerario che consiste nel fotografarsi in luoghi e condizioni estremamente pericolose, ad es sulla cima di grattacieli, palazzi, su un una torre
  • · Selfie col treno in corsa, posizionati sui binari
  • · Roulette russa tra autovetture: consiste nel riprendersi sdraiati sulla strada mentre si attendono le macchine in arrivo, al buio, di notte, dietro una curva
  • · Balconing: che consiste nel lanciarsi dal balcone di una camera d’albergo per tuffarsi nella piscina sottostante
  • · Car surfing: salire sul tetto di una macchina in corsa passando dal finestrino per poi rimanere in equilibrio sul tettuccio dell’auto come su di una tavola da surf.

La soluzione per evitare derive estreme, è quella di tenere sempre aperto un canale di comunicazione, affidarsi al dialogo ed al confronto con genitori , docenti e forze di Polizia.. Al termine, il Dirigente del Commissariato ,ha proiettato e commentato con i giovani studenti il cortometraggio sul bullismo dal titolo LUCE , riepilogativo delle tematiche affrontate.  

Sono 330 gli alunni incontrati nel corso delle due conferenze del 24 ott e di quella odierna.

Il progetto naturalmente continua.

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.