Nell’ambito del progetto “Educhiamo insieme alla Legalità”, fortemente voluto dal Questore Capocasa e realizzato in sinergia con l’Ufficio scolastico regionale, il Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Jesi, Vice Questore Dr. Paolo Arena, ha incontrato oggi una rappresentanza degli studenti delle classi prime dell’Istituto di istruzione superiore Cuppari, guidato dal dirigente scolastico Prof. Alfio Albani.
Il focus dell’incontro è stato un tema cruciale per il benessere e la crescita sana degli adolescenti: “Bullismo, cyberbullismo, alcol e droga: il coraggio di dire NO”. Un argomento di stringente attualità, considerando come l’identità adolescenziale sia profondamente mutata nel contesto della società dei consumi e della cultura mediatica, rendendo questa fase della vita più inquieta e carica di insidie.
Il Vice Questore Arena ha sottolineato come il disagio giovanile spesso si manifesti attraverso comportamenti rischiosi e una netta opposizione alle regole, da ricercare in un senso di smarrimento, solitudine e mancanza di modelli positivi. In questo scenario, i giovani, nel tentativo di anestetizzare la propria sofferenza, possono assumere atteggiamenti aggressivi e menefreghisti, che si traducono in episodi di bullismo a scuola.
Il bullismo, nelle sue diverse forme, da quello fisico alle estorsioni, fino alle umiliazioni, rappresenta un vero e proprio reato che infligge profonde ferite esistenziali e lede la riservatezza delle vittime. Il fenomeno si amplifica e assume nuove dinamiche con il cyberbullismo, dove il ricatto e la diffamazione avvengono tramite messaggi, video e foto, spesso coinvolgendo anche persone estranee al contesto scolastico o di vita della vittima.
Il Dirigente ha poi fatto riferimento alla tragica vicenda del giovane Andrea, vittima di bullismo omofobico, il cui suicidio, ispiratore di un film attualmente nelle sale, rappresenta un monito doloroso sulla gravità del fenomeno e sulla necessità di un cambiamento culturale profondo.
In questo contesto, il Dr. Arena ha evidenziato l’importanza di un “recupero di legalità e moralità”, incoraggiando i giovani ad avere il “coraggio di andare controcorrente” e a non seguire passivamente le dinamiche negative del gruppo. Ha sottolineato la necessità di riscoprire eInternalizzare i valori fondamentali della convivenza civile, come l’onestà, la libertà e la democrazia, pilastri della nostra Costituzione.
Il Vice Questore ha auspicato una “ribellione positiva” che trasformi i giovani in “cittadini attivi”, capaci di reagire alle ingiustizie, di costruire relazioni sane basate sul rispetto della diversità e diInternalizzare i principi di libertà e uguaglianza sanciti dalla Carta Costituzionale.
Durante l’incontro, sono stati presentati anche strumenti concreti messi a disposizione dalla Polizia di Stato per contrastare questi fenomeni. Tra questi, l’App “YOU-POL”, scaricabile gratuitamente, che permette di segnalare episodi di bullismo e spaccio di droga. Inoltre, sono state illustrate le misure del Dacur (Divieto di Accedere a determinate aree urbane) applicabile agli autori di disordini e spaccio nei pressi di esercizi commerciali, nonché la possibilità di ricorrere all’avviso orale e all’ammonimento.
L’incontro si è concluso con la proiezione di un cortometraggio sul bullismo, intitolato “Bulli non si nasce, lo si diventa su comando di altri compagni”, che ha offerto spunti di riflessione sul ruolo dei dinamiche di gruppo e sulla fragilità che spesso si cela dietro i comportamenti aggressivi.
Il Vice Questore Arena ha esortato i giovani a trovare il “coraggio di dire NO”, a scegliere da che parte stare, a ragionare con la propria testa e a coltivare veri ideali senza paura, per costruire un futuro più sicuro e rispettoso per tutti.