Avevamo incontrato Nicolò Govoni lo scorso 3 aprile, nell’evento di apertura della mostra “Jesi e il 900 verso il 2050“. In collegamento da Nairobi, Nicolò aveva raccontato al numeroso pubblico di Palazzo dei convegni la sua storia e la nascita di Still I Rise, l’Associazione che porta educazione di eccellenza nei paesi dimenticati del mondo.
L’evento era stato curato dalla Fondazione Cardinaletti che oggi, propone al Comune di Jesi di rendere Nicolò Govoni un cittadino onorario.
“Incontriamo Nicolò Govoni il 3 aprile 2024 e tutti noi restiamo folgorati dalla straordinaria semplicità del suo intervento e dalla sua evidente capacità di parlare con il cuore – dichiara Andrea Cardinaletti, presidente della Fondazione – nei 50 giorni della mostra-evento approfondiamo la nostra amicizia tramite le persone che nel quotidiano iniziano un lavoro di costruzione continua di valore nel segno di una sintonia e di una comune visione positiva nei confronti dei giovani che dovranno costruire il futuro che tutti noi sogniamo. Dico questo perché vorrei che fosse chiaro che oltre alla storia di Nicolò Govoni e dalla sua “Still I Rise”, oltre alla figura straordinaria della persona, sento che sia giusto chiedere alla nostra città di Jesi di concedere questa cittadinanza onoraria perché tutto questo rappresenta una visione del mondo ed una visione della vita a cui tendere”.
“La città di Jesi – ha concluso – aderendo alla richiesta di chi come noi della Fondazione Gabriele Cardinaletti chiede questo riconoscimento avrà un’occasione per confermare che i valori ai quali tutte le componenti politiche e sociali della città tendono solo quelli espressi con l’opera quotidiana da Nicolò Govoni attraverso “Still I Rise”.