Il Presidente del consiglio comunale Bello: “La PAC deve essere modificata, la protesta degli agricoltori italiani è sacrosanta e va rispettata”
Sabato scorso, in Piazza Roma, a senigallia ho partecipato volentieri alla giusta ‘protesta’ del mondo agricolo locale verso le decisioni e le azioni dell’UE, che hanno trattato e trattano il settore agricolo italiano come fosse l’ultima ruota del carro della filiera produttiva di quei beni e di quei servizi essenziali alle nostre comunità.
Anche gli agricoltori di Senigallia e dei Comuni delledelle Valli del Misa e del Nevola, che sono anzitutto imprenditori del benessere sociale e alimentare di noi tutti, hanno fatto sentire la loro voce, con una civile, sentita, giusta e qualificata protesta verso chi crea, o continuare a creare, disparità di trattamento nel mondo agricolo italiano, ma soprattutto verso quella burocrazia europea, che vorrebbe colpire duramente un settore vitale, che fornisce da sempre, con coscienza e con sapienza a tutti noi, prodotti sani e genuini.
L’agricoltura italiana è un’eccellenza nel mondo, non soltanto in Europa. La PAC attuale (politica agricola comunitaria) altro non fa che dequalificare chi, invece, mette passione, professionalità, dedizione e cultura in uno dei lavori più nobili e fondamentali a favore dell’umanità.
La nostra storia inizia proprio dal rispetto della terra e dei prodotti alimentari, che l’agricoltura produce ogni giorno per tutti. Essere lì in piazza, con tanti amici e amiche, che hanno dedicato e dedicano quotidianamente la loro vita alla cura della madreterra, è stato per me un onore. Un onore è anche condividere le loro preoccupazioni, le loro attese e le loro sacrosante richieste di giustizia ed equità.
Necessario ed opportuno, a livello europeo, è procedere alla modifica della PAC.
Questo quanto ha dichiarato Massimo Bello, Presidente del Consiglio comunale di Senigallia e Vice Presidente vicario di AICCRE Marche (Associazione italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’europa)