L’intersezione tra la ciclovia turistica e quella urbana non convince l’Amministrazione: “Serve una soluzione tecnica diversa, la rete deve essere continua e sicura”
Un cordolo che interrompe il percorso e costringe a una deviazione verso un sottopasso pedonale: è questa la criticità rilevata dal Comune di Jesi nel punto in cui la ciclovia turistica realizzata dalla Regione incontra la pista ciclabile urbana in via Zara.
Dopo un’attenta valutazione del tracciato, l’Amministrazione ha deciso di intervenire, chiedendo alla Regione una nuova soluzione tecnica che garantisca la continuità e la funzionalità dell’intersezione. “La modalità con cui è stata realizzata questa connessione – si legge nella nota diffusa dal Comune – non è coerente con la visione di mobilità sostenibile che stiamo sviluppando per Jesi“.
Nel dettaglio, la pista ciclabile urbana si interrompe bruscamente a causa di un cordolo, costringendo i ciclisti a deviare verso il sottopasso pedonale, con evidenti disagi per la fluidità del tragitto. Un elemento che, secondo il Comune, compromette la qualità dell’intera infrastruttura ciclabile in una zona nevralgica per la mobilità dolce.
“Pur trattandosi di un intervento regionale – sottolineano dal Municipio – non possiamo ignorare che la qualità della rete ciclabile ricade direttamente sulla nostra città e sui suoi cittadini. La priorità resta costruire una rete connessa, continua e sicura, in grado di rendere davvero agevoli gli spostamenti in bicicletta“.
La richiesta è quindi quella di modificare il tratto realizzato, con un progetto che rispetti criteri di buona progettazione e che si integri pienamente con il sistema di ciclabili già presenti sul territorio.