Saturday 4 May, 2024
HomeAttualitàJesi ricorda il partigiano Libero Leonardi

Jesi ricorda Libero Leonardi, tra i primi organizzatori della lotta partigiana nelle Marche, di cui il 14 luglio ricorre l’anniversario della morte per mano dei nazifascisti.

Il ricordo di Leonardi avverrà venerdì prossimo, 14 luglio, alle ore 12, nella suggestiva cornice del Municipio della città jesina. Precisamente nell’atrio, all’aperto, di fronte alla teca che conserva la medaglia d’oro al valor militare assegnata alla memoria dal Presidente della Repubblica nel 1968.

Dopo i saluti istituzionali, interverrà il consigliere comunale, Filippo Bartolucci a ricordare l’azione di Resistenza e la figura di Leonardi, militante antifascista e comunista, commissario politico del distaccamento della Divisione Garibaldi “Marche”, “Lupi della Montagna”. Partigiano impegnato nelle zone di Serra San Quirico e di Jesi, per attaccare di sorpresa le forze militari nemiche nazifasciste.

La figura di Leonardi

Libero Leonardi entrò nelle fila della Resistenza, con il compito di Commissario politico della V Brigata di Serra San Quirico – le parole del consigliere comunale Bartolucci con cui interverrà alla cerimonia il prossimo venerdì – Fu un dirigente comunista che si adoperò per mantenere la disciplina dei gruppi combattenti cercando, il più possibile, di evitare la fucilazione di prigionieri“.

Portatore dei sacri valori della Resistenza partigiana, “Leonardi venne insignito della medaglia al valor militare“, e sull’antifascismo, Bartolucci aggiunge: “Il nostro Paese possiede lo sgradevole primato di aver inventato il fascismo, ma al tempo stesso l’Italia ha anche quello di aver dato il via all’antifascismo“.

Pur con il corpo duramente martoriato – è scritto nella motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare nulla rivelava che potesse tradire la causa della Resistenza, affrontando la morte con il sorriso ed il nome della Patria sulle labbra. Fulgido esempio di animo generoso e di elevatissime virtù militari“.

Leonardi venne catturato il 4 luglio 1944 nel corso di un rastrellamento. Fu riconosciuto da un soldato tedesco che poche settimane prima aveva generosamente salvato dalla fucilazione. Rinchiuso nell’ufficio postale di Moie, Leonardi fu torturato per dieci giorni per estorcergli informazioni.

Fu fucilato a Moie, cinque giorni prima che il comune di Maiolati Spontini fosse liberato. Aveva 40 anni e a lui sono intitolate strade non solo a Jesi, ma anche a Roma.

Jesi lo ricorda, questo venerdì alle ore 12, nell’Atrio del Municipio.

Manifesto dell’evento di commemorazione al partigiano Libero Leonardi
Autore

Andrea Bocchini

Classe ’98. Laureato in Comunicazione giornalistica, pubblica e d’impresa a Bologna. La mia più grande passione, il giornalismo. Scrivere, leggere e viaggiare i miei più grandi interessi. Il mio amore musicale, Fabrizio de Andre, il mio motto: “Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria”.