La città si mobilita ancora una volta per la pace, scegliendo il linguaggio dell’arte per ribadire il proprio impegno civile. Parte questa settimana a Jesi una campagna di affissioni che porta negli spazi urbani il “Manifest(iam)o per la pace”, progetto grafico realizzato dall’artista e designer Marco Goran Romano.
L’iniziativa, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Jesi, nasce come gesto simbolico ma concreto: “Accogliamo con piacere questo dono d’arte e di pace – sottolinea l’amministrazione – mettendo a disposizione alcuni spazi pubblici per ospitare il lavoro grafico. È un modo per manifestare il nostro sentimento e la nostra attenzione verso ciò che accade nel mondo”.
La campagna si inserisce nel percorso di azioni che Jesi ha intrapreso a sostegno della Palestina. Negli ultimi mesi il Comune ha esposto la bandiera palestinese sul balcone del Municipio, aderito all’iniziativa “Gaza muore per fame: disertiamo il silenzio” con i rintocchi della campana di Palazzo della Signoria e partecipato a una manifestazione pubblica ai giardini a fine luglio.
Il poster di Marco Goran Romano, jesino d’adozione noto a livello nazionale per il suo lavoro di illustratore e graphic designer, nasce – come spiega lui stesso – da una necessità personale e collettiva:
“Ho sentito il bisogno di prendere posizione di fronte a un’ingiustizia che dura da troppo tempo. Credo che l’artista non possa vivere in una bolla separata dal mondo: il nostro compito è osservare, ascoltare, agire. La liberazione della Palestina e la fine del genocidio in corso non sono solo questioni politiche, ma una battaglia per la dignità umana. Contribuire con ciò che so fare – l’immagine, il segno, la composizione – è per me un atto naturale, inevitabile”.
Con “Manifest(iam)o per la pace”, Jesi conferma la propria vocazione di città aperta alla cultura e alla contemporaneità, pronta a usare ogni linguaggio – anche quello visivo – per ribadire i valori di solidarietà e rispetto dei diritti umani.