Saturday 7 December, 2024
HomeAttualità“Jesi Food Fusion”, nei locali della città il viaggio culinario che unisce cucine dal mondo

Arriva a Jesi l’ultima tappa del progetto Food Fusion della CNA: bar e ristoranti propongono piatti etnici fusi tra più culture.

Fusione tra enogastronomia locale ed internazionale. Questo il fil rouge che ha segnato gli appuntamenti di Food Fusion, il progetto di CNA Ancona, in collaborazione con CNA Agroalimentare. L’ultima tappa si terrà a Jesi venerdì 29 e sabato 30 novembre, a partire dalle ore 18:00 con diversi locali della città pronti ad offrire a visitatori e turisti piatti internazionali “fusi” con prodotti e vini locali.

Alle origini del progetto

Il termine fusion indica una tendenza culinaria che nasce negli anni ’70 negli Stati Uniti, quando gli chef iniziarono a sperimentare l’integrazione di ingredienti, tecniche e sapori provenienti da diverse culture gastronomiche. Questo approccio, che combina tradizioni culinarie lontane tra loro, ha conquistato negli ultimi decenni il palato di milioni di persone, diventando una tendenza, soprattutto tra i giovani e gli amanti della cucina innovativa.

“Il progetto Fusion è giunto, nella provincia di Ancona, alla sua ultima tappa del 2024 – ha commentato Andrea Cantori, segretario della CNA Agroalimentare territoriale di Ancona – un progetto pilota, nato quest’anno, che aveva un duplice scopo: da una parte il tentativo di spingere il settore a cimentarsi con le nuove tendenze del mercato, ponendo la sfida di sviluppare creazioni proprie, dall’altra quella di proporre al pubblico un nuovo format di tendenza. Vi aspettiamo numerosi nella città natale di Federico II”.

Dodici i locali aderenti

Saranno dodici i locali della città che proporranno menù in cui due culture gastronomiche si incontrano. La prenotazione è gradita, e i numeri di contatto sono disponibili nella pagina dedicata all’evento: an.cna.it/event/jesi-food-fusion.

Ecco i locali aderenti e i loro menù esclusivi per l’iniziativa:

  1. Osteria Forno Ercole (Francia-Giappone): Carrè di agnello “confit”, carciofi in tempura e salsa teriyaki.
  2. Sushi Corner (Giappone-Messico): Uramaki Sombrero con gamberi fritti, guacamole, tacos e salsa messicana.
  3. Oro au Café (Venezuela-Capoverde): Apericena fusion con Camarão Diabolik, Arepas e platano fritto.
  4. Cibariando (Italia-Giappone): Arancini con cuore di gambero e spaghetti alla carbonara con tonno tataki.
  5. Rambaldus (Portogallo-Francia): Aperitivo con crocchette di baccalà e calice di Crémant o Champagne.
  6. Con Gusto (Francia-Spagna): Gran Tagliere Gourmet con fonduta di raclette e paella alla valenciana.
  7. Margarita Café (Colombia-Romania): Aperitivo e apericena con Bandeja Paisa e Papanas.
  8. Caffè Imperiale (Italia-Argentina): Empanadas capresi, milanesa alla napoletana e Mate Mule.
  9. Hemingway (Brasile-Guatemala): Feijoada e cous cous di mais con Chirmol Maya.
  10. Corso Piccolo Caffè (India-Corea): Ravioli ai gamberi e Whisky Pepper Tea.
  11. Jack Rabbit (Ucraina – Russia): pel’meni (ravioli di carne) e boršč (zuppa vegetariana a base di barbabietola).
  12. Transylvania (Messico – Libano): tacos di hummuss, omodori, cipollaZa’atar e lime.
Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio. L'idea di fondare Capocronaca, insieme a Cristina, nasce all'inizio del 2023. Nelle sue fondamenta, la volontà di dare ai lettori una voce nuova da ascoltare e scoprire insieme a loro, cosa accade ogni giorno.