“Come ho già riferito in Consiglio Comunale, sono a conoscenza della delicatezza della situazione del gruppo C.N.H. e ho contatti frequenti con gli interlocutori naturali nel nostro territorio: azienda, rsu e rappresentanze sindacali”, così il sindaco di Jesi Lorenzo Fiordelmondo sulla questione relativa allo stabilimento CNH – Fiat Trattori di Jesi.
La questione era stata presentata al consiglio comunale del 27 febbraio dal Gruppo consiliare Jesiamo che, in un’interrogazione, aveva portato l’attenzione sullo stato di salute dell’azienda, attualmente il più grande impianto industriale della città con circa 950 dipendenti. Nella nota stampa del gruppo di opposizione, la situazione di difficoltà dello stabilimento e la menzione di una “riunione tenutasi in fabbrica alla presenza dei vertici nazionali di CNH che hanno ammesso un calo produttivo dello stabilimento che impone il ricorso alla Cassa Integrazione Straordinaria e l’uscita su base volontaria con incentivi degli esuberi”.
Il riferimento è all’incontro avvenuto lo scorso 29 febbraio tra i vertici dell’azienda, sul quale si sono espresse anche Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm e Aqcf (Associazione Quadri E Capi Fiat) in un comunicato congiunto: “l’Azienda ha comunicato di voler modificare l’attuale organizzazione del lavoro passando nello stabilimento jesino dall’attuale doppio turno ad un unico turno giornaliero finalizzato al recupero dei costi sul 2024” – hanno scritto, anticipando le assemblee con i lavoratori in programma per lunedì 4 marzo e un prossimo incontro con l’ azienda martedì 5 marzo.
In proposito, il primo cittadino conclude: “con tutti ho avuto modo di parlare anche quest’oggi. C’è un confronto tra le parti ed un aggiornamento è previsto per martedì prossimo. Mi auguro che possa essere quella l’occasione utile per poter poi arrivare ad una definizione di due obiettivi che ritengo fondamentali: la salvaguardia del lavoro e il mantenimento dello stabilimento di Jesi quale “production plant” di riferimento nell’organizzazione aziendale di C.N.H.”