Torna il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, con l’apertura eccezionale di oltre 750 luoghi inaccessibili o poco noti
Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 si rinnova l’appuntamento con le “Giornate FAI di Primavera”, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.
Scoprire e riscoprire i luoghi meno conosciuti o chiusi al pubblico, questa la missione del FAI che si rinnova anche per la 31ª edizione. Il Fondo per l’Ambiente Italiano ETS accompagnerà i visitatori con i volontari della Fondazione affiancati da altrettanti studenti delle scuole italiane – gli Apprendisti Ciceroni – formati per l’occasione. Ecco l’elenco dei luoghi aperti e le modalità di partecipazione in tutta Italia www.giornatefai.it.
Grazie alle Giornate del FAI luoghi sconosciuti e abbandonati sono tornati all’attenzione del pubblico, ricoprendo il loro valore culturale e diventando a tutti gli effetti un patrimonio da curare e promuovere.
«In questi 31 anni di esistenza – sostiene il Presidente del FAI, Marco Magnifico – le Giornate FAI hanno scritto una sorta di Enciclopedia spontanea che a tutti gli effetti si è aggiunta a quella ufficiale per narrare lo smisurato Patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano».
Ecco le aperture a cura del Gruppo FAI di Jesi e Vallesina.
L’itinerario Staffolo: arte, musica e storia prevede l’apertura di quattro bellezze del territorio: insieme alla Chiesa di Sant’Egidio Abate, che custodisce il pentìttico del Maestro di Staffolo, e alla Chiesa di San Francesco, in cui è ancora attivo l’organo settecentesco di Gaetano Callido, sono visitabili il Museo dell’Arte del Vino e la Chiesa di Santa Maria della Castellaretta, piccolo gioiello di arte barocca.
Gli orari delle visite nelle due giornate sono dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, con guide speciali, gli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Comprensivo “Luigi Bartolini” di Cupramontana e Staffolo (classe V della Scuola Primaria “Aldo Manuzio” e classi II e III della Scuola Secondaria di I Grado “Aldo Menghi”) e del Liceo Artistico “Edgardo Mannucci”, dell’I.I.S. “Cuppari-Salvati” e dell’I.I.S. “Galileo Galilei” di Jesi.
Sono previsti, presso la Chiesa di San Francesco, dei momenti musicali con l’organista Fabiola Frontalini e gli studenti della scuola “A. Menghi”. Collaborano con la giornata la Cooperativa di Comunità Borgoland e l’Associazione Organistica Vallesina.
L’Abbazia di Santa Maria delle Moje costituisce uno dei più interessanti esempi di romanico nella regione Marche. La chiesa di Santa Maria con una pianta a croce greca iscritta venne costruita con pietre squadrate di arenaria giallastra e di media grandezza, divisa in tre navate composte ognuna da tre campate rette da quattro pilastri cruciformi. Del monastero rimangono solo due ambienti: uno rettangolare con volta a botte e l’altro, comunicante, a pianta quadrilatera e con volte a crociera.
Gli orari delle visite nelle due giornate sono dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 14:00 alle 17:00. Durante le aperture sono previsti dei momenti musicali. Apprendisti Ciceroni saranno, in questo caso, gli studenti e le studentesse dell’Istituto Comprensivo “Carlo Urbani” di Moie, Castelplanio e Poggio San Marcello.
Anche quest’anno si rinnova la collaborazione del Gruppo FAI di Jesi e Vallesina con i volontari dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri “I LEONI RAMPANTI – JESI” e con la Protezione Civile di Staffolo.
A questo link l’elenco delle aperture della provincia di Ancona, dove sono presenti itinerari di Ancona, Senigallia, Arcevia, Chiaravalle, Sassoferrato, Corinaldo, Fabriano, Barbara, San Marcello, Ostra, Serra dé Conti.