Thursday 21 November, 2024
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Torna il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, con l’apertura eccezionale di oltre 750 luoghi inaccessibili o poco noti

Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 si rinnova l’appuntamento con le “Giornate FAI di Primavera”, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.
Scoprire e riscoprire i luoghi meno conosciuti o chiusi al pubblico, questa la missione del FAI che si rinnova anche per la 31ª edizione. Il Fondo per l’Ambiente Italiano ETS accompagnerà i visitatori con i volontari della Fondazione affiancati da altrettanti studenti delle scuole italiane – gli Apprendisti Ciceroni – formati per l’occasione. Ecco l’elenco dei luoghi aperti e le modalità di partecipazione in tutta Italia www.giornatefai.it.

Grazie alle Giornate del FAI luoghi sconosciuti e abbandonati sono tornati all’attenzione del pubblico, ricoprendo il loro valore culturale e diventando a tutti gli effetti un patrimonio da curare e promuovere.

«In questi 31 anni di esistenza – sostiene il Presidente del FAI, Marco Magnificole Giornate FAI hanno scritto una sorta di Enciclopedia spontanea che a tutti gli effetti si è aggiunta a quella ufficiale per narrare lo smisurato Patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano».

Ecco le aperture a cura del Gruppo FAI di Jesi e Vallesina.

L’itinerario Staffolo: arte, musica e storia prevede l’apertura di quattro bellezze del territorio: insieme alla Chiesa di Sant’Egidio Abate, che custodisce il pentìttico del Maestro di Staffolo, e alla Chiesa di San Francesco, in cui è ancora attivo l’organo settecentesco di Gaetano Callido, sono visitabili il Museo dell’Arte del Vino e la Chiesa di Santa Maria della Castellaretta, piccolo gioiello di arte barocca.
Gli orari delle visite nelle due giornate sono dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, con guide speciali, gli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Comprensivo “Luigi Bartolini” di Cupramontana e Staffolo (classe V della Scuola Primaria “Aldo Manuzio” e classi II e III della Scuola Secondaria di I Grado “Aldo Menghi”) e del Liceo Artistico “Edgardo Mannucci”, dell’I.I.S. “Cuppari-Salvati” e dell’I.I.S. “Galileo Galilei” di Jesi.

Sono previsti, presso la Chiesa di San Francesco, dei momenti musicali con l’organista Fabiola Frontalini e gli studenti della scuola “A. Menghi”. Collaborano con la giornata la Cooperativa di Comunità Borgoland e l’Associazione Organistica Vallesina.

L’Abbazia di Santa Maria delle Moje costituisce uno dei più interessanti esempi di romanico nella regione Marche. La chiesa di Santa Maria con una pianta a croce greca iscritta venne costruita con pietre squadrate di arenaria giallastra e di media grandezza, divisa in tre navate composte ognuna da tre campate rette da quattro pilastri cruciformi. Del monastero rimangono solo due ambienti: uno rettangolare con volta a botte e l’altro, comunicante, a pianta quadrilatera e con volte a crociera.

Gli orari delle visite nelle due giornate sono dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 14:00 alle 17:00. Durante le aperture sono previsti dei momenti musicali. Apprendisti Ciceroni saranno, in questo caso, gli studenti e le studentesse dell’Istituto Comprensivo “Carlo Urbani” di Moie, Castelplanio e Poggio San Marcello.

Anche quest’anno si rinnova la collaborazione del Gruppo FAI di Jesi e Vallesina con i volontari dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri “I LEONI RAMPANTI – JESI” e con la Protezione Civile di Staffolo.

A questo link l’elenco delle aperture della provincia di Ancona, dove sono presenti itinerari di Ancona, Senigallia, Arcevia, Chiaravalle, Sassoferrato, Corinaldo, Fabriano, Barbara, San Marcello, Ostra, Serra dé Conti.

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.