Wednesday 15 May, 2024
HomeAttualitàFondazione Cardinaletti: in settimana Neri Marcorè, Fracesco Profumo e altri ospiti

A parte la festività del Primo Maggio, durante la quale la Fondazione Gabriele Cardinaletti non ha previsto eventi, sarà un’altra settimana ricca di incontri, che toccheranno vari temi, cultura, musica, istruzione ed altro, ospitati quasi tutti in Corso Matteotti, nei locali della ex Banca delle Marche.

Oggi, lunedì, alle 18:00, lo Spazio incontri – Primo piano, ospiterà il Comitato tecnico scientifico della Fondazione Marco Fileni. Verranno stilate le graduatorie degli studenti vincitori della ottava edizione 2023/2024 del bando; si parlerà inoltre dell’avanzamento delle altre attività relative ai nuovi progetti 2024 della stessa Fondazione e su come poter organizzare l’evento 2024, nel corso del quale saranno consegnate le borse di studio. Sempre oggi, alle 18:30 a Palazzo dei Convegni avrà luogo un incontro con il C.P.I.A. sede di Jesi, sul tema “C.P.I.A. e oltre”, al quale parteciperanno alcuni centri provinciale. I C.P.I.A. svolgono attività per l’istruzione degli adulti.

Martedì 30 alle 17:30 allo Spazio conferenze – piano terra, sarà di scena il WWF; tema dell’incontro “Gli alieni sono arrivati all’oasi Ripa Bianca – scopriamo le specie esotiche presenti nella riserva”. Introdurrà Marco Pietroni, presidente del WWF Ancona-Macerata, interverrà Noemi Pollonara, biologa volontaria del WWF. Ancora martedì, alle 19:00, nello stesso Spazio conferenze – piano terra, si parlerà di “Biotecnologie – traino per lo sviluppo economico del futuro?” Assai qualificati i relatori, il professor Massimo Clementi, il professor Stefano Pileri e il dottor Fabio Biondi.

Giovedì 2 maggio, ore 17:30, presso lo Spazio conferenze – piano terra, sarà il giorno del noto attore Neri Marcorè. Il titolo ammiccante dell’evento, sarà “Neri Marcorè verso il 2050”. Quale migliore occasione per vedere ed ascoltare, uno dei personaggi più amati del mondo dello spettacolo!

“Francesco Profumo verso il 2050”, il tema dell’incontro con l’ex ministro della Pubblica Istruzione, che si terrà venerdì 3 maggio, ore 17:30, Spazio conferenze – piano terra. Francesco Profumo parlerà della sua vision, toccando sicuramente riflessioni e speranze per la città di Jesi.

Sabato 4, alle 16:00, sul tema “Europa porta Europa”, dibatteranno il professor Fabio Raspadori (UniPg), Federico Castiglioni (IAI), il professor Carlo Carboni (UnivPM) e la giornalista Marta Ottaviani.

Domenica 4 maggio, a partire dalle 9:00, Spazio conferenze – piano terra – interessante workshop tenuto dal professor Samuele Verdecchia e gli alunni del Liceo Artistico Edgardo Mannucci di Jesi. Il laboratorio sarà dedicato alla riscoperta della pregiata tecnica del graffito a affresco. Nel pomeriggio, ore 18:00, nello stesso spazio, tornerà protagonista la musica, titolo dell’evento “Musiche a Jesi tra passato e futuro – un viaggio attraverso le musiche di tutti i continenti”. Saranno proposte musiche di diversi periodi storici, dalla tradizione africana, a quelli più contemporanei del nord Europa.

Autore

Giancarlo Esposto

Giornalista iscritto all’Ordine dei Pubblicisti dal 1985 – tessera n. 52020 - e scrittore. Ha all’attivo numerose collaborazioni con emittenti radio-tv e giornali su carta e online. Nel 2010 ha ricevuto la medaglia d’argento per i 25 anni di iscrizione all’Ordine, nel 2020 era nell’elenco dei premiati del Premio Giornalistico Nazionale Giuseppe Luconi. Come scrittore, dopo alcune pubblicazioni di sport, relative alla sua attività giornalistica e dedicate al vernacolo, si è dedicato alla narrativa, pubblicando 5 romanzi; il più recente "Anagramma di donne". Pochi mesi fa ha pubblicato il libro "Dal taccuino di un cronista", racconti di oltre trent'anni di giornalismo. Sportivo praticante fino a poco tempo fa, è stato sposato, vive con suo figlio, un cane, tre gatti e una tartaruga. Inoltre è parte attiva all’interno dell’Agenzia assicurativa Jesi 2.000. Una delle sue frasi preferite: “La letteratura, come tutta l’arte, è la confessione che la vita non basta.” (Fernando Pessoa).