Wednesday 29 October, 2025
HomeAttualitàFausto Salaffi, una vita per la reumatologia: il professore va in pensione

Dal 1° novembre il professor Fausto Salaffi, figura di riferimento della reumatologia italiana e internazionale, lascerà la direzione dell’Unità Operativa di Reumatologia di Jesi per andare ufficialmente in pensione. Dopo una lunga carriera dedicata alla medicina, alla ricerca e alla formazione, la Direzione Strategica della AST Ancona gli rivolge un sentito ringraziamento per la competenza, la passione e la dedizione che hanno contraddistinto il suo percorso professionale.

Un riferimento per la reumatologia italiana

Nel corso della sua direzione, la Reumatologia di Ancona ha vissuto una fase di profonda trasformazione: aggiornamenti tecnologici, riorganizzazione dei percorsi assistenziali, consolidamento della ricerca clinica e clinimetrica, oltre a importanti riconoscimenti a livello nazionale e internazionale.

«Ho sempre cercato di progettare, più che di gestire il quotidiano – spiega Salaffi – di guardare avanti, di immaginare come cambierà la reumatologia nei prossimi anni. Questo atteggiamento, alla lunga, ha premiato il reparto e i pazienti».

Con il garbo che lo contraddistingue, il professore accoglie questa nuova fase con serenità: «Non credo che mi godrò la pensione in senso turistico – sorride – continuerò a lavorare, a studiare, a collaborare alla ricerca. Forse rallenterò un po’ il ritmo, ma resterò comunque vicino alla mia disciplina, ai colleghi e ai pazienti».

Guardando indietro, il sentimento prevalente è la gratitudine: «Se ho potuto realizzarmi professionalmente in questo modo, è anche grazie al contesto in cui ho lavorato. Ho trovato un ambiente favorevole, aperto alla collaborazione, che mi ha permesso di crescere e di costruire un gruppo coeso e appassionato».

“Le persone sono la vera risorsa della sanità”

Salaffi, da sempre attento alla dimensione umana della professione medica, lascia un messaggio alle nuove generazioni di medici: «Le risorse umane sono rare e preziose. Chi guida un reparto deve saper scegliere, formare e valorizzare le persone, mettendole in condizione di esprimere le proprie capacità. Oggi il primario non è più soltanto il più esperto in una tecnica, ma deve essere un organizzatore, un costruttore di competenze, un promotore di qualità e crescita professionale. Solo così si migliora davvero la sanità».

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio. L'idea di fondare Capocronaca, insieme a Cristina, nasce all'inizio del 2023. Nelle sue fondamenta, la volontà di dare ai lettori una voce nuova da ascoltare e scoprire insieme a loro, cosa accade ogni giorno.