Sunday 5 May, 2024
HomeAttualitàDonna, vita e libertà. A Palazzo dei convegni si parla di diritti negati nel mondo

Sabato 11 marzo, Palazzo dei convegni ha ospitato l’incontro “Donne, vita, Libertà. Ancora troppi diritti negati alle donne nel mondo“.

L’incontro, organizzato dalla “Consulta per le donne e la pari opportunità” nell’ambito delle iniziative per la “Giornata internazionale dei diritti della donna” e moderato dal giornalista e direttore di Capocronaca Giancarlo Esposto, ha dato vita ad un dialogo tra le preziose testimonianze di alcune donne impegnate nella salvaguardia dei diritti femminili, ed altre che sono dovute scappare dal paese di origine che negava loro le libertà per condurre una vita normale.

Parlare di libertà significa parlare di tutto” afferma il sindaco di Jesi Lorenzo Fiordelmondo in apertura al convegno. “Oggi capita di sentir parlare di intelligenza artificiale, di forme tecniche che influenzano le nostre vite e c’è un tema di libertà che riguarda il genere nel nostro paese. Ma se guardiamo là fuori la cosa si complica. Abbiamo l’esempio di cosa significa vivere in un posto dove le libertà sono compresse e dobbiamo farne memoria

Tra le donne protagoniste, è la Dott.ssa Sandra Magliulo la prima a dedicare il suo intervento alla condizione delle donne rifugiate nel mondo. Dal 2010, la Dottoressa opera in Italia per l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ed ha attualmente incarico di regional focal point per Marche, Abruzzo, Umbria e Toscana. Prendendo le mosse da un video realizzato dall’Associazione D.I.R.E “Donne in rete contro la violenza”, il suo intervento ha messo al centro varie forme di persecuzione vissute dalle donne nel Mondo ,insieme alla forza fondamentale del dialogo e dell’unione tra donne per salvare la propria vita.

Il racconto della violenza sulle donne continua attraverso la toccante testimonianza di Shamin Frotan, nata a Kabul e scappata con la famiglia dall’Afghanistan. Ad aprire il suo intervento un video dedicato alla pratica culturale della mutilazione genitale femminile, ad oggi praticata in circa 30 paesi dell’Africa e del Medio Oriente e in alcuni paesi dell’Asia e dell’America Latina.

La Dott.ssa Giulia Atipaldi, attualmente assistente sociale per un progetto SAI per minori stranieri non accompagnati, ha invece dedicato il suo intervento al tema delle vittime di tratta degli esseri umani ed al loro sfruttamento lavorativo e sessuale. Al centro delle sue parole il tema della prostituzione con riferimenti anche alla situazione nel nostro territorio.

A chiudere il confronto un’ultima testimonianza proveniente dall’Iran portata da Anahita Dowlatabadi. Nata in Iran e madre di tre figli, Anahita è in Italia dal 2006 e lavora attualmente come mediatrice culturale e linguistica presso la “Casa delle culture” di Jesi.

Abbiamo voluto dedicare questa giornata ai diritti di donne di Afghanistan e Iran, dove i diritti sono una chimera” afferma la Presidente della Consulta per le donne e le pari opportunità Gianfranca Schiavoni. “Anche nella nostra società c’è tanto da fare ma molti successi li stiamo ottenendo. A noi donne non basta competenza e determinazione, ma dobbiamo faticare il doppio per conquistarci un ruolo“.

C’è una cultura e una tradizione che pesano molto -conclude – e il cambiamento lo possiamo fare solo educando i nostri figli. L’azione fondamentale per cambiare la società passa per valori condivisi da uomini e donne in una battaglia costruttiva“.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio.