Un nuovo e ulteriore ricordo della importante figura del partigiano jesino Eraclio Cappannini andrà ad aggiungersi agli altri cimeli a lui appartenuti e donati dai suoi familiari alla nostra città, nello specifico: i vestiti che il giovane partigiano indossava la mattina della fucilazione, il panno per asciugargli il volto dopo la morte, l’originale della lettera scritta il giorno prima, la medaglia d’argento al Valor Militare consegnata postuma, foto e documento di identità.
Nei giorni scorsi, infatti, il Comune di Jesi ha ricevuto in dono e custodia una cartolina che Cappannini ricevette nell’agosto 1943 da don Ezio Balestra, cartolina poi ritrovata nei libri di scuola del partigiano, assassinato dai nazifascisti il 5 maggio 1944.
Di seguito le parole del nipote Vittorio Graziosi: “Quando lessi il testo della cartolina rinvenuta tra le pagine di un testo scolastico del partigiano Eraclio Cappannini ebbi da subito l’impressione che Eraclio – mio zio – l’avesse custodita con cura come si fa con le parole scritte da un amico prezioso. Don Balestra era premuroso verso il giovane Cappannini, forse anche accorato nel chiedere informazioni e nel farsi promettere che sarebbe andato a trovarlo.
Per questo, non potevo tenere la cartolina per me e che dovesse essere donata alla cittadinanza, così come io e i miei parenti tutti abbiamo già fatto con la lettera, la medaglia al valore e la divisa.
Questa cartolina è la testimonianza che noi jesini in momenti di difficoltà siamo premurosi e solidali. Confido che questo atteggiamento ci contraddistingua sempre.”
L’Amministrazione comunale ringrazia e assicura la massima cura e attenzione verso la memoria di un concittadino così importante il quale, in punto di morte, scrisse “Siate forti come lo sono stato io“.
Con l’occasione si invita cittadinanza a partecipare alla presentazione del libro di Vittorio Graziosi “Il partigiano Eraclio”, che avrà luogo sabato 1 aprile, alle ore 18, presso Palazzo dei Convegni a Jesi.