La Giuria: “scegliere la vita, la libertà. Dal lavoro di Lorenzo un canto di speranza e fiducia verso le nuove generazioni”
Il 14esimo Campionato Nazionale delle Lingue, organizzato dal Centro Linguistico di Ateneo dell’Università Carlo Bo, ha visto quest’anno trionfare lo studente del Liceo Scientifico di Jesi Lorenzo Bugatti.
Si tratta di una competizione riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione e del Merito dedicata agli studenti dell’ultimo anno delle Scuole secondarie di II grado e ai docenti di lingua. Si è tenuto ad Urbino, presso il collegio Raffaello, lo scorso 26 e 27 marzo quando Lorenzo, frequentante la classe 5°A dell’indirizzo Linguistico del Da Vinci ha partecipato alla prova di Spagnolo.
La prova finale – come spiegato dall’Istituto – prevedeva l’elaborazione di un testo libero di scrittura creativa nella lingua scelta in 300 parole, includendo almeno un elemento di ognuna delle tre immagini proposte: un bambino che sale delle scale di cristallo; un uccello che osserva un labirinto con in mezzo una crisalide di una farfalla; un bambino di spalle rispetto a un orsacchiotto piangente. Non era consentito l’uso del dizionario.
Alla consegna del premio è stata letta dalla Giuria la seguente motivazione per la prova del ragazzo: “Scegliere la vita, scegliere la libertà e non rimanere mai in silenzio. Questo è il motto e il pilastro portante con cui il candidato ci trasporta – in modo sublime e straordinariamente creativo -, in un campo di battaglia in cui vengono sempre colpiti e annientati i più piccoli e indifesi. Attraverso un uso particolarmente abile della lingua ed eccellenti competenze linguistiche e comunicative, il candidato ci dimostra che la sensibilità che si legge tra le righe è un canto alla speranza. Le sue commoventi parole e il suo messaggio di pace diventano un inno che ci riempie il cuore di fiducia nelle nuove generazioni.”
I più sentiti complimenti da parte della Dirigente Scolastica Fabiola Fabbri e di tutto il Liceo Da Vinci a Lorenzo, che ha ricevuto dall’Università di Urbino Carlo Bo un “assegno di studio” per l’iscrizione al primo anno in uno dei corsi della facoltà.