Friday 16 May, 2025
HomeAttualitàCupramontana: tra realtà e speranza Le Bollicine presentano il nuovo Beje Tour

Un viaggio tra realtà e ricordo, il debutto sabato 26 aprile la Teatro Concordia di Cupramontana

Cruda realtà e imprescindibile speranza si fondono sul palco. L’incontro con il nuovo tour presentato da Le Bollicine in un Teatro Concordia sold out è cosi tutt’altro che lieve.
La combriccola viene riunita ma c’è confusione, deviazione e maleducazione in quello che sta succedendo in citta. Non nella Cupramontana che ha accolto la data zero. La comunità ha risposto piuttosto con acceso clamore, trasgredendo anche, nel corso della serata, al rigore del posto a sedere imposto dal teatro. Il calore di Rewind a scaldare gli animi arriva però solo a metà concerto.

L’impatto inziale è con la confusione e la deviazione di cio che succede nella città mondo di tutti. Il particolare momento storico che stiamo vivendo impone infatti agli autori del tour delle priorità.  Impone, ad esempio, di ricordare attraverso i versi del Comandante che da quel marzo 2020 siano passati ormai cinque anni e quanto siamo stati bravi ad attutire il ricordo di un momento in cui la socialità era un privilegio che tutti rincorrevamo. Impone di riflettere sugli spari sopra la testa dei popoli dove chi dice no viene messo a tacere. E ricordare chi tace perchè quel pollice portato verso il palmo aperto, seguito dalle altre quattro dita piegate verso il basso, non viene ancora preso troppo sul serio. Impone di pensare a tutto questo, nonostante l’estate vicina, che, probabilmente, allieterà i pensieri di tutti noi mentre andremo al mare. O, chissa, magari in Messico.

Una prima parte questa, che si chiude con il toccante riarrangiamento de Il mondo che vorrei. Un sospeso silenzio anima ora il pubblico, che però viene invitato a godere della travolgenza di Rewind e di un amore che ti desidera cosi tanto da passarti a prendere e portarti via, perché lo scopo di un concerto, come ricordato da Mirco al microfono prima di iniziare è anche e soprattutto “portare la gioia”.

Poi, la parola passa alle donne di Vasco. C’è Janny, Sally, la ragazza che lascia il ragazzo di Lunedì, chi ai giudizi degli altri non fa neanche una piega e chi invece, se pur delusa, resta un’inguaribile romantica.
A queste donne, si unisce anche Beje. Su di lei sembra essere stato cucito quell’invito a Vivere sorridendo dei guai. Il testimone del ricordo viene portato sul palco dalla mamma, che presta il suo soffio alle dolci note di Vivere raccontate da un flauto traverso. “Benedetta per noi è stata fondamentale nell’ultimo anno – ricorda Mirco – Quando poteva veniva sempre a vederci, è la nostra stella. Ci guiderà per tutto il tour fino all’ultima data“.

Il concerto giunge al termine. Il saluto al pubblico viene sempre affidato all’intoccabile inno, l’augurio di una Vita Spericolata, seguita dalla carezza di Ogni volta e dall’intramontabile Alba.

La band abbracciata sul palco saluta il pubblico del nuovo debutto. Ci sono tutti, Simone Mondati dalla regia di suoni e luci, Matteo Venanzi al basso, Mattia Principi artista alla batteria, Anna Greta Giannozzi, Daniele Ganzetti, Andrea Giovannetti e la corista, nuova arrivata, Nicole Vestuto. In mezzo a loro Mirco Cerioni che da oltre vent’anni mette la sua voce a servizio dei capolavori del Blasco.

È a lui, a Vasco, che va l’applauso finale. Per aver scritto tutto questo. Per i versi e le melodie che, anche lontano dai suoi concerti, in una sera di fine aprile, così come nelle sere d’estate, ci ricordano la gioia di essere la sua combriccola.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio. L'idea di fondare Capocronaca, insieme a Cristina, nasce all'inizio del 2023. Nelle sue fondamenta, la volontà di dare ai lettori una voce nuova da ascoltare e scoprire insieme a loro, cosa accade ogni giorno.