Monday 25 November, 2024
HomeAttualitàCimitero stile Star Wars, la struttura jesina commentata nel sito dezeen.com

Il libro Brtualist Italy annovera tra le strutture in cemento armato “visibilmente impressionanti” il cimitero nuovo terminato negli anni ’90.

Il cimitero di Jesi, quello “nuovo”, in cemento armato viene ripreso da un sito di architettura. Per l’esattezza il 5 ottobre Cajsa Carlson, collaboratrice di origini svedesi del sito, ha annoverato nel suo articolo: il libro Brutalist Italy mette in mostra l’architettura in cemento “a volte sorprendente”. Tra le immagini spicca proprio la struttura jesina terminata negli anni ’90, molto diversa dal vecchio cimitero monumentale che si trova di fronte.

“Un’estensione del cimitero in stile Star Wars e un tempio a forma di formaggio sono presenti in questa carrellata, in cui i fotografi Roberto Conte e Stefano Perego mettono in luce i migliori edifici brutalisti del loro libro Brutalist Italy. I due fotografi, che in precedenza avevano lavorato insieme al libro Soviet Asia, hanno voluto concentrarsi su come l’architettura in cemento armato si è sviluppata in Italia dopo aver documentato le strutture brutaliste fuori dal paese. Gli edifici nel libro sono “visivamente impressionanti”

“Siamo attratti dall’architettura moderna e in particolare da come si è sviluppata in quel periodo specifico del XX secolo in cui fiorì il brutalismo“, ha dettouno dei fotografi a dazeen.com. “Anche se hanno 50 o 60 anni, la maggior parte di essi non sono molto conosciuti, quindi consentono a un fotografo di ricercare qualcosa di mai visto prima.”

A dare notizia il vice sindaco di Jesi Samuele Animali, il quale ha anche precisato come tale menzione sia un’opportunità più che una critica al cimitero di Jesi. Infatti sarebbe arrivato l’invito ad aderire all’Association of significant cemeteries in Europeperché ospita un manufatto oggettivamente rilevante per la storia dell’architettura. Asce, in effetti, si occupa di valorizzazione dei cimiteri sotto il profilo storico e artistico, con attività di promozione, protezione, restauro e manutenzione degli stessi. In questo senso l’iscrizione può rappresentare un’opportunità. Ne è scaturito un dibattito che ha toccato anche il c.d. necroturismo. Non vi sono però dichiarazioni, piani, o atti volti a promuovere il turismo cimiteriale a Jesi, diversamente da quanto si lascia intendere. E’ importante, invece, che finalmente si cominci a considerare una priorità la manutenzione straordinaria dell’area cimiteriale dopo alcuni decenni di evidente disinteresse.”

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.