Thursday 21 November, 2024
HomeAttualitàCastelplanio, taglio del nastro al nuovo Museo Carlo Urbani

Un luogo unico nel cuore di Castelplanio dedicato all’uomo e medico che vent’anni fa scoprì la Sars. Il Museo Carlo Urbani è stato inaugurato sabato primo aprile, richiamando nel piccolo paese marchigiano le autorità regionali e provinciali, l’O.M.S, il ministero della sanità e l’ambasciata vietnamita in Italia.

Nel ventennale dalla morte del medico di Castelplanio, l’Associazione Aicu con il supporto del comune e della regione ha dato vita al Museo Carlo Urbani. Un luogo per omaggiare Urbani ma anche un lascito alle generazioni future affinché possano cogliere i valori pionieri del suo lavoro.

Il museo, curato da Roberto Gigli socio Aicu, è stato allestito nei locali della Scuola elementare G. Marconi. Diviso in tre ambienti, esso ospita gli strumenti del lavoro di Urbani, ma anche la sua passione per la fotografia, per il volo, la sua moto con la quale raggiungeva i luoghi meno ospitali del Vietnam; scene di vita vissute a contatto con popolazioni dimenticate dal mondo, eppure in estrema difficoltà. Nell’ultima stanza infine, un ambiente dedicato alle testimonianze di coloro che hanno avuto la fortuna di incontrarlo e lo hanno omaggiato con dediche, disegni e riconoscimenti.

Per me è sempre stato difficile vedere Carlo come un superuomo – ha raccontato commosso Tommaso Urbani, figlio di Carlo e presidente dell’Associazione Aicu a lui dedicata. “Per me è semplicemente mio padre e non è stato facile scegliere di allestire un museo per lui. Ma pur sapendo che la cosa probabilmente lo avrebbe infastidito abbiamo deciso di procedere ugualmente. L’aspetto del padre, del marito, del figlio, resteranno sempre nella nostra intimità ma è giusto che la sua storia continui ad ispirarci nelle sfide che ci troviamo di fronte, oggi come in futuro“.

Non è stato facile realizzare il museo qui a Castelplanio – ha aggiunto il sindaco Fabio Badialisia per il Covid che per l’aumento dei prezzi, ma grazie all’Aicu, al comune e alla regione ci siamo riusciti. È una bomboniera che ci rende fieri“.

Presenti alla cerimonia del taglio del nastro il Presidente della Regione Francesco Acquaroli, Dino Latini presidente dell’Assemblea legislativa Marche, il presidente della Provincia di Ancona Daniele Carnevali, Marcello Gemmato Sottosegretario del ministero della Sanità insieme al Dott. Tedros Adhanom Ghebreyeus direttore Generale O.M.S e Nguyen Thai Hoc rappresentante dell’Ambasciata della Repubblica Socialista del Vietnam in Italia.

Prima del taglio del nastro, le autorità presenti sono state accolte nel Teatro di Castelplanio, dove hanno ricordato il lavoro di Carlo Urbani e la sua importanza in Italia e nel mondo.

La nostra comunità marchigiana ricorda una figura straordinaria che ha lasciato un segno nella storia della regione ma anche nella scienza” ha affermato il Presidente della regione Acquaroli. “Sarà un punto di attrazione e di memoria. Un luogo dove dare sviluppo alla scienza“.

Urbani ha avuto il merito di aver applicato la passione alla scienza – ha aggiunto il Sottosegretario alla sanità Gemmato. La politica affida alle generazioni future un museo per raccogliere la sua straordinaria esperienza scientifica“.

Nel corso della cerimonia, una targa commemorativa da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità è stata consegnata dal Direttore generale dell’O.M.S Tedros Adhanom Ghebreyeus.

Dall’ambasciatore vietnamita in Italia Nguyen Thai Hoc infine, il ricordo di Urbani e della sua importanza per il paese: “per il Vietnam, il dottor Carlo Urbani è sempre stato visto come un esperto. Ha sacrificato la sua vita nel 2003 per l’epidemia di SARS che era scoppiata riuscendo anche a capire quale fosse stato l’agente virale che aveva causato la malattia” Nel cinquantesimo anniversario dall’avvio delle relazioni diplomatiche tra i due paesi conclude “la sua vita è il simbolo dell’amicizia che lega il Vietnam e l’Italia“.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio. L'idea di fondare Capocronaca, insieme a Cristina, nasce all'inizio del 2023. Nelle sue fondamenta, la volontà di dare ai lettori una voce nuova da ascoltare e scoprire insieme a loro, cosa accade ogni giorno.