“I giovani non vanno delusi”, messaggio sempre attuale. Il saluto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ai partecipanti
“La giornata organizzata per ricordare la figura di Enrico Medi a 50 anni dalla morte è stata dedicata ai giovani”. A dirlo è stata Maria Emanuela Medi, una delle sei figlie del prof. Medi a nome della famiglia, presente anche la sorella Maria Stella e le nipoti del prof. Medi, Lidia e Veronica. La famiglia Medi ha voluto organizzare l’iniziativa a Belvedere Ostrense, cittadina nella quale il prof. Medi ha vissuto alcuni anni della giovinezza. E ha voluto dirlo di fronte ad una platea di quasi 200 studenti delle scuole marchigiane intitolate alla memoria del prof. Medi, ricca la rappresentanza di Senigallia e Montegiorgio. Nel corso della mattinata è stato letto anche il messaggio che Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica ha inviato ad Emanuela Medi. Il prof. Medi fu amico e collega di Bernardo Mattarella, padre del Presidente della Repubblica. Nel ricordarne la figura, il Presidente Mattarella ha esaltato alcuni tratti della personalità e l’impegno politico oltre che a favore della ricerca e della scienza. Il Presidente ha poi rivolto un saluto ai familiari e agli studenti in particolare augurando a quest’ultimi “di trarre incoraggiamento da così ricche radici”. Le parole del Presidente Mattarella ricordano che il prof. Medi fu “Padre Costituente, scienziato di valore internazionale, Deputato al Parlamento, personalità tra le più originali del cattolicesimo politico e sociale, Enrico Medi ha lasciato un segno e una preziosa eredità nel percorso della nostra Repubblica”.
“Mio padre era molto legato ai giovani – ha ricordato Emanuela Medi – tenendo moltissime conferenze con l’obiettivo che non fossero delusi e questa è una frase che abbiamo voluto sottolineare insieme ad un messaggio di grande incoraggiamento e che abbiamo scelto come titolo dell’evento: “Giovani, non abbiate paura della vita”. L’incontro ha previsto gli interventi di S.E. Mons. Franco Manenti, vescovo di Senigallia, Giovanni Caprara, presidente della Unione giornalisti italiani scientifici, il contributo di Franco Foresta Martin, geologo, Giuseppe Sangiorgi, giornalista, e Lorenzo Savini, dirigente del liceo Enrico Medi di Senigallia.
Scienziato, padre costituente, membro del primo Parlamento della Repubblica, docente universitario, direttore dell’Ingv, vicepresidente dell’Euratom, uomo di grande fede, padre di famiglia, Enrico Medi è stato capace di realizzare una sintesi tra i tanti aspetti della vita ed è tutt’ora punto di riferimento etico, politico e religioso.
Dai contributi degli illustri ospiti che hanno conosciuto il prof. Medi o ne sono stato influenzati nel pensiero critico e nella formazione professionale è emersa una visione ancora oggi moderna nella quale ricerca della verità, fede e scienza possono convivere. “Se siete curiosi non avrete mai paura” – si è detto nel corso dell’incontro sempre rivolgendosi ai ragazzi che hanno posto alcune domande ai relatori spaziando dalla richiesta di raccontare episodi che aiutassero a capire più l’uomo e il padre a chiedere di ipotizzare quale sarebbe stato oggi il suo pensiero del Medi politico e del Medi scienziato a poche settimane dalle elezioni europee e riguarda al proliferare dell’Intelligenza Artificiale. Ha portato il suo saluto anche Riccardo Picciafuoco, vicepresidente del Parco del Conero ricordando che il richiamo dell’art. 9 della Costituzione ha un chiaro richiamo a lavorare per le generazioni future su indicazione proprio di Enrico Medi, Padre Costituente: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”.
Enrico Medi, nato a Porto Recanati, presente all’evento il sindaco Andrea Michelini, è vissuto i primi anni dell’infanzia a Belvedere Ostrense, borgo natio della mamma, prima di trasferirsi poi a Roma dove si è sposato e sono nate le figlie. “Per noi Enrico Medi è un cittadino particolarmente illustre” – ha detto Sara Ubertini, Sindaco del comune di Belvedere Ostrense che, con la famiglia Medi, ha organizzato congiuntamente l’iniziativa con l’obiettivo di fare conoscere la sua figura nella molteplicità dei tanti interessi. Presente anche il sindaco di Senigallia Massimo Olivetti. Una messa in ricordo di Enrico Medi, Servo di Dio, verrà celebrata presso la chiesa dei Cancelli in Senigallia. La Messa sarà officiata dal S.E. Vescovo Franco Manenti domenica 26 maggio, alle ore 18, nel giorno anniversario della morte del servo di Dio Enrico Medi.
Ecco il messaggio completo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella:
Padre Costituente, scienziato di valore internazionale, Deputato al Parlamento, personalità tra le più originali del cattolicesimo politico e sociale, Enrico Medi ha lasciato un segno e una preziosa eredità nel percorso della nostra Repubblica.
Laureato con Enrico Fermi, fisico, ha raggiunto significativi risultati nella ricerca scientifica. È stato Vicepresidente di Euratom e nella prima stagione della Rai ha dato un importante contributo alla divulgazione scientifica.
Sin dalla militanza giovanile nella FUCI, ha sempre condiviso gli studi con l’impegno per la costruzione di un ordinamento democratico, capace di garantire la libertà. Con entusiasmo si è dedicato all’apostolato e al radicamento dell’associazionismo cattolico, senza distogliere mai l’attenzione dal dialogo in vista del bene comune.
Ricordarlo nel 50° anniversario della scomparsa è un’occasione propizia per riflettere sulla sua testimonianza di vita.
Rivolgo un cordiale saluto ai familiari e agli organizzatori dell’evento celebrativo.
Agli studenti che vi prendono parte auguro di trarre un incoraggiamento da così ricche radici.