Erogazione gratuita per 45 giorni, poi costerà 6 centesimi al litro. Due le casette installate
Acqua a chilometro zero e contenimento dell’uso della plastica. Sono questi gli obiettivi dell’Amministrazione comunale del capoluogo che ha attivato un nuovo servizio di distribuzione di acqua pubblica microfiltrata, refrigerata, e, volendo, anche gassata, grazie a due casette, una in piazza Salvo d’Acquisto – già in funzione da martedì 21 marzo – e una in piazza D’Armi.
L’iniziativa rientra nel più ampio progetto “L’acqua non va per l’insù”, realizzato in collaborazione con Ata Rifiuti Ancona e Viva Servizi e al quale partecipano, nelle diverse fasi, l’associazione 2hands Ancona e la ditta che si è aggiudicata la fornitura delle casette, Blupura.
L’acqua sarà gratuita per i primi 45 giorni di erogazione, e poi il costo sarà di 6 centesimi al litro, nettamente inferiore ai normali costi dell’acqua in bottiglia.
Accanto alle casette, dunque, il progetto riscopre e valorizza, in primis, le fontanelle pubbliche, che da sempre sono una presenza silenziosa, che accompagna giochi, racconti, ritrovi, passeggiate, memorie, di cittadini e turisti.
Successivamente a questa prima fase, verrà promosso l’uso di contenitori riciclabili e riutilizzabili, a partire da una mappatura che mette in rete le fontanelle, le casette e gli esercizi commerciali in cui bere acqua pubblica e riempire la propria borraccia. Non solo, sono state realizzate 1000 borracce termiche griffate “L’acqua non va per l’insù”. Saranno a disposizione dei cittadini su richiesta, ritirabili presso gli operatori della Baia di Portonovo.