Convegni dedicati all’Imperatore, le esibizioni dell’Ente Palio San Floriano e la chiusura con il Maestro Angelo Branduardi
Ad aprile, il Festival Stupor Mundi aveva animato la Mole Vanvitelliana di Ancona, ora è arrivato a Jesi dove, da giovedì 9 maggio, accoglie coloro che vogliono scoprire o approfondire la figura dell’Imperatore presso l’Hotel Federico II.
Quattro giorni di convegni, approfondimenti ed incontri con storici ed esperti, coordinati dall’ideatore del Festival William Graziosi e dal direttore scientifico Prof. Fulvio Delle Donne.
La giornata inaugurale del Festival
Ieri la giornata inaugurale. In mattinata il dialogo tra Marcello Pacifico dell’Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori, Antonio Brusa e Giuseppe Losapio della Società italiana di Didattica della Storia, Claudia Gambini del Liceo Savoia-Benincasa di Ancona e Lucia Basili del Museo Federico II di Jesi ha condiviso con i partecipanti l’importanza di raccontare didatticamente l’Imperatore, “cosa può insegnare e come insegnare Federico II“.
Il pomeriggio è invece iniziato con una piccola manifestazione nel piazzale antistante l’ingresso dell’Hotel con l’esibizione di saltica – tipica danza medievale -, degli sbandieratori e con la rappresentazione di un combattimento con la spada a cura dell’Ente Palio San Floriano, protagonista del Palio iniziato ieri nel centro storico.
“È importante che questo Festival approdi qui, nella città natale di Federico – ha affermato il sindaco di Jesi Lorenzo Fiordelmondo. Si tratta di un Festival che coglie messaggi importanti ed inizia proprio nel giorno in cui si festeggia l’Europa, dando spazio ad una figura come Federico II che rappresenta già ai suoi tempi un tentativo di unione del nostro paese”.
Federico II, lo scomunicato
A seguire, si è svolto il convegno dal titolo “Federico II, San Francesco e al-Malik al-Kamil: l’imperatore, il santo, il sultano“, al quale hanno preso parte Antonio Musarra dell’Università La Sapienza di Roma, Fulvio delle Donne e Mario Prignano, Capo Redattore Centrale del TG1.
“Potremmo riscrivere il titolo di questo incontro con “Federico II, San Francesco e a-Malik al-Kamil: lo scomunicato, il santo, il sultano – ha iniziato quest’ultimo. Questo perché se parliamo di Federico II stiamo parlando di uno scomunicato che conduce una crociata. Quando venne eletto aveva promesso al papa che sarebbe partito ma quando nel 1227 è lì lì per per andare a liberare la Terra Santa, l’Imperatore si ammala. Nel frattempo era stato eletto papa Gregorio IX che lo scomunica. Ma si intravede il Federico cristiano che sentiva come proprio il progetto di liberazione, così va in crociata anche se scomunicato”.
“Riconquista Gerusalemme senza versare una goccia di sangue ma la scomunica non gli viene revocata. Dovrà fare una guerra in Italia“, ha concluso Fulvio Delle Donne.
San Francesco e al-Malik al-Kamil
Gli altri due protagonisti del convegno sono stati San Francesco che, ha aggiunto Prignano “quando Federico II è stato battezzato ad Assisi aveva circa 12 anni” e poi il sultano al-Malik al-Kamil che in Egitto si trova a dialogare sia con Francesco che con Federico II.
Quest’ultimo “era il capo di tutto il mondo islamico – ha spiegato Delle Donne. Il corrispettivo orientale di Federico II e quando i due si incontrano si trovano allo stesso livello di difficoltà perché sono i due capi di stato più potenti del mondo e sanno di dover prendere decisioni difficili”.
La giornata inaugurale del Festival si è conclusa con l’esibizione del Maestro Angelo Branduardi, sulle note della celebre “Alla fiera dell’est“.