L’edizione 2024, dal 9 al 17 novembre particolarmente ricca per la scuola
Il ruolo della scuola è promuovere e divulgare la cultura in tutte le sue forme, così riveste un ruolo di spicco la promozione della lettura. La biblioteca, da sempre, è luogo di sapere e per questo motivo il Liceo Classico Vittorio Emanuele II da tempo è impegnato ad arricchirne il patrimonio librario, anche grazie alla partecipazione a progetti come “Io leggo perché”.
L’edizione 2024 che si è svolta dal 9 al 17 novembre si è confermata particolarmente ricca per il Liceo Classico, non solo per i libri che ha ricevuto in dono per la sua biblioteca, circa 80 volumi, anche per l’impegno profuso da più di 60 studenti appartenenti ai tre indirizzi dell’Istituto, che si sono impegnati con entusiasmo nelle varie attività proposte, che prevedevano la realizzazione di gadgets, volantinaggio e lettura di albi illustrati.
Quest’ultima attività ha riscosso, come l’anno precedente, grande successo: 18 studentesse del liceo hanno letto albi illustrati ai bambini dell’infanzia e della primaria, nelle librerie jesine gemellate con la scuola. Perché proprio la lettura dell’albo illustrato? Perché permette di trattare in maniera rapida e snella, ma con pluralità di linguaggi e inaspettata profondità, temi e argomenti cari all’infanzia che diventano motivo di riflessione anche per il mondo adulto. Le immagini presenti negli albi illustrati presentano la storia più appetibile, favoriscono il processo di comprensione, rendendola accessibile a tutti e quindi inclusiva. Inoltre la lettura ad alta voce ha moltissimi altri aspetti positivi anche per il lettore stesso: predispone all’ascolto attivo e sostiene lo sviluppo dell’ empatia, insegnando a “mettersi nei panni degli altri”.
Le ragazze del Liceo Classico Vittorio Emanuele II hanno saputo accompagnare la lettura degli albi alle immagini con tono chiaro, modulando la voce in base a quanto letto. Hanno curato non solo la voce, ma anche il linguaggio del corpo, leggendo gli albi tra i bambini, magari sedute sopra ad un cuscino o su un divano. Hanno imparato che leggere e trasmettere emozioni significa far proprio il libro, che quest’ultimo è un educatore silenzioso, uno strumento fondamentale per lo sviluppo dei futuri adulti.
(foto da ufficio stampa Liceo Classico)