Saturday 28 September, 2024
HomeAttualitàAdulti e insegnanti a “scuola di infanzia” con il Forum Zerosei

Daniele Novara, uno dei principali pedagogisti italiani , il prossimo 4 ottobre alla Nuova Fenice di Osimo con una missione: “ liberare i bimbi dalle aspettative dei più grandi”

“La TV ucciderà l’Infanzia”. La massima è attribuita a Neil Postman, Il celebre sociologo statunitense sosteneva che la diffusione tecnologica e la sua incidenza sui modelli di comportamento collettivi avrebbe tolto specificità alla peculiare libertà d’esser bambini, omologando genitori e figli con un’infantilizzazione dei primi e una forzata aderenza dei secondi alle attese dei più grandi.

Secondo Daniele Novara, pedagogista, docente all’Università Cattolica di Milano e fondatore del CPP, il Centro Psico-Pedagogico  di Piacenza è sbagliato equiparare i bimbi  agli adulti, dire che il giusto è ciò che coincide  alle aspettative di questi ultimi, mentre  ciò che non vi corrisponde è patologico.

Al contrario i bambini devono essere vivaci, disattenti, pieni di pensiero immaginativo e fantasioso, rispettando le fasi della loro crescita.

Il prof. Novara sarà ad Osimo, proprio per spiegare  a genitori ed insegnanti come relazionarsi con i piccoli tenendo conto del loro sacrosanto  diritto a restare bambini.

L’appuntamento è al Teatro La Nuova Fenice, il prossimo 4 ottobre, a partire dalle ore 20:45  con l’incontro Educati e felici. I basilari educativi per la crescita dei bambini.

L’iniziativa segna il ritorno della nuova edizione  di Zerosei. Educare per crescere insieme”il  forum  permanente di formazione e sensibilizzazione rivolto a genitori e docenti  e focalizzato sull’educazione dei  bambini in età prescolare a cura dell’Ambito Territoriale Sociale 13, comprendente i comuni di Camerano, Castelfidardo, Loreto, Numana, Offagna, Osimo e Sirolo.

L’intento è  costruire una nuova alleanza fra le varie discipline coinvolte nella crescita dei più piccoli, per far sì che le preziose informazioni che possiamo avere consentano loro  di conservare l’errore come scoperta, lo stupore, il senso ludico e il pensiero magico, la curiosità, la spinta motoria e la spontaneità sociale. Una sorta di scuola sulla libertà inalienabile dei più piccini di essere se stessi.

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Comunicato Stampa