L’intervento, guidato dal Dott. De Francesco e dalla Dott.ssa Senesi della Chirurgia Ricostruttiva e Chirurgia della Mano, è stato un successo
ANCONA – Una complessa operazione notturna ha permesso di salvare le mani di un uomo ferito gravemente da una motosega. Il paziente, proveniente da Chieti, è stato trasferito d’urgenza all’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche di Ancona dove un team di specialisti ha eseguito una delicatissima procedura microchirurgica.
L’incidente aveva causato lesioni gravissime, con subamputazione e devascolarizzazione di diverse dita. L’intervento, guidato dal Dott. Francesco De Francesco e dalla Dott.ssa Senesi della Chirurgia Ricostruttiva e Chirurgia della Mano, è stato un successo. L’équipe, diretta dal Dott. Michele Riccio, è riuscita a rivascolarizzare buona parte delle dita, evitando una disabilità permanente e aprendo la strada a un recupero funzionale.
Fondamentale il supporto anestesiologico della Dr.ssa Elisabetta Rosanò e dell’équipe infermieristica composta dalla strumentista Elena Fraboni e dagli infermieri Matteo Mancini e Luigi Migliozzi.
Il Dott. Michele Riccio ha sottolineato l’importanza del modello “hub & spoke” della Regione Marche, che consente di gestire traumi complessi in centri specializzati come Ancona. Questo modello, unito a competenze specialistiche e tecnologie d’avanguardia, è cruciale per garantire risultati di questo livello.
Solo pochi giorni prima, un altro paziente proveniente dall’Abruzzo era stato sottoposto a un intervento simile per un trauma alla mano, anch’esso risolto con successo.
“La nostra Struttura è fondamentale per la gestione di casi ad altissima complessità come questo,” ha dichiarato il Dott. Riccio, evidenziando il ruolo dell’ospedale non solo nei traumi acuti, ma anche nella ricostruzione post-traumatica, come dimostrato da un recente intervento su un giovane paziente per un trauma agli arti inferiori.
L’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche si conferma un punto di riferimento nazionale per le urgenze chirurgiche più critiche.