Grande partecipazione all’incontro dedicato alla carta, svoltosi presso la sala convegni del Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano. L’evento, organizzato dal Club Occidente, ha messo al centro il ruolo della carta, simbolo di una tradizione antica, ma anche di innovazione per il futuro dei territori appenninici.
Il Club Occidente, in linea con il proprio programma volto alla valorizzazione delle comunità dell’Appennino, ha proseguito il dibattito iniziato lo scorso giugno con l’incontro “Quale futuro per la Civiltà dell’Appennino?”. Con il talk show “Fabriano e la carta: ieri e domani”, svoltosi il 27 settembre, l’obiettivo è stato quello di esplorare nuovi scenari e cercare risposte per lo sviluppo di quest’area.
I quattro relatori invitati a confrontarsi rappresentano delle eccellenze nei rispettivi ambiti. Sotto la moderazione della giornalista Agnese Testadiferro, hanno preso la parola Jacopo Angelini, storico, Sandro Tiberi, Mastro Cartaio, Giuseppe Salerno, curatore d’arte, e Tonino Dominici, imprenditore nel settore del packaging cartotecnico di alta gamma.
Il filo conduttore dell’incontro è stato chiaro: innovazione. I relatori hanno sottolineato che senza un approccio innovativo le Marche, in particolare le aree interne, rischiano di perdere competitività. La rinascita passa attraverso la creazione di comunità coese e vivaci, pronte a valorizzare la qualità sociale ed economica del territorio.
La Casa di carta
Un elemento di grande interesse è stata la presentazione della Casa di Carta, una struttura di 20 metri quadrati interamente realizzata in carta fatta a mano, arricchita da oggetti di design e accessori anch’essi rigorosamente in carta. La versatilità di questo materiale è stata esaltata anche a tavola: lo Chef Marco Cappelletti del Relais Marchese del Grillo ha deliziato i partecipanti con un menu ispirato alla carta e alla cellulosa.
La giornata, promossa anche grazie all’impegno di Piero Guidarelli e Gabrio Marinelli, ha favorito una riflessione su come l’innovazione e la sinergia tra diverse competenze possano essere strumenti chiave per il futuro della civiltà dell’Appennino. Il successo dell’incontro conferma la necessità di contaminare saperi e settori per creare nuove opportunità di sviluppo.
L’evento si è inserito nel programma del Festival Carta è Cultura, confermando l’importanza della carta come simbolo di identità locale, tradizione e creatività proiettata verso il futuro.