Ogni 26 giugno, il mondo intero volge la sua attenzione a una delle piaghe più insidiose della società contemporanea: l’abuso e il traffico illecito di droga. Istituita dalle Nazioni Unite nel 1987, la Giornata Internazionale contro l’Abuso e il Traffico Illecito di Droga (International Day Against Drug Abuse and Illicit Trafficking) non è solo un momento di riflessione, ma un vero e proprio appello all’azione per affrontare un problema che mina la salute, la sicurezza e il benessere di milioni di persone in ogni angolo del globo.
La scelta del 26 giugno non è casuale. Questa data commemora la firma della Convenzione Internazionale sull’Oppio di Shanghai nel 1909, il primo tentativo a livello internazionale di regolamentare il commercio di sostanze stupefacenti. Da allora, la lotta contro la droga ha fatto molta strada, ma la sfida rimane complessa e in continua evoluzione.
Papa Leone XIV riceve in udienza il sistema italiano contro le dipendenze
Nell’anno del “Giubileo della Speranza”, in occasione della Giornata internazionale contro le droghe, il grande sistema italiano impegnato ogni giorno nelle attività di prevenzione, recupero e cura dalle dipendenze è stato ricevuto da Papa Leone XIV in udienza in Vaticano.
Perché questa giornata è così importante?
Innanzitutto, serve a sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli legati all’uso di sostanze stupefacenti, siano esse legali o illegali. Non si tratta solo di droghe “tradizionali”, ma anche di nuove sostanze psicoattive (NPS) che emergono con rapidità, spesso non ancora contemplate dalle legislazioni vigenti. La prevenzione, soprattutto tra i giovani, gioca un ruolo cruciale e questa giornata offre una piattaforma per promuovere campagne educative e informare sui rischi per la salute fisica e mentale.
In secondo luogo, la Giornata è un’occasione per riflettere sull’impatto devastante del traffico illecito di droga. Dietro ogni dose venduta illegalmente si cela una rete criminale complessa, che alimenta la violenza, la corruzione e destabilizza intere regioni. Il traffico di droga è spesso collegato ad altre forme di criminalità organizzata, come il riciclaggio di denaro, la tratta di esseri umani e il finanziamento del terrorismo, rendendolo una minaccia globale che richiede una risposta coordinata e multilaterale.
Infine, ma non meno importante, questa giornata serve a dare voce a coloro che sono stati colpiti dall’abuso di droga – le vittime, le famiglie, le comunità. È un’opportunità per promuovere il recupero e la riabilitazione, sottolineando l’importanza di approcci basati sull’evidenza scientifica e che tengano conto dei diritti umani. L’obiettivo è costruire società più giuste e inclusive, dove chi lotta contro la dipendenza possa trovare supporto e speranza per un futuro migliore.
Quest’anno, il 26 giugno ci invita a rinnovare il nostro impegno. Non solo a combattere le droghe, ma a costruire ponti: ponti di comprensione, di solidarietà, di aiuto reciproco. Solo attraverso uno sforzo congiunto, che coinvolga governi, organizzazioni internazionali, società civile e individui, potremo sperare di raggiungere l’obiettivo di un mondo libero dalla piaga della droga.