Emanuele Reali: un’altra vita spezzata, un dramma che si ripete
Il 6 novembre 2018, la tragica notizia della morte di Emanuele Reali, carabiniere in servizio, ha scosso l’Italia intera. Un altro giovane strappato alla vita, un altro lutto che si aggiunge alla lunga lista di caduti in divisa ed in genere sul lavoro. Aveva appena 34 anni, lasciava la moglie Matilde e le figlie Giorgia e Paola.
La morte di Reali
Era la mattina del 6 novembre 2018, a Caserta, quando i Carabinieri intercettarono quattro ladri di appartamento, due furono subito catturati nel Parco La Selva, mentre altri due tentavano la fuga. Uno dei due venne bloccato subito mentre l’altro riusciva a raggiungere la stazione ferroviaria di via Ferrarecce. Il ladro scavalcò il muretto nella corsa e così fece il Vice Brigadiere Reali, ma in quel momento stava passando un treno che lo travolse e uccise.
Un sacrificio silenzioso
La morte di Emanuele Reali riporta alla luce un problema spesso sottovalutato: il sacrificio silenzioso delle forze dell’ordine. Ogni giorno, uomini e donne in uniforme rischiano la vita per proteggere i cittadini, affrontando situazioni pericolose e mettendo a repentaglio la propria incolumità. Negli ultimi dieci anni, il numero di appartenenti alle forze dell’ordine deceduti in servizio è stato purtroppo elevato. Incidenti stradali, agguati, malori improvvisi: le cause sono molteplici e spesso legate alle condizioni di lavoro particolarmente stressanti e rischiose.
È fondamentale indagare a fondo sulle cause di questi lutti, per comprendere quali siano le maggiori criticità e mettere in atto tutte le misure necessarie per garantire una maggiore sicurezza ai nostri uomini in divisa. Tra le possibili cause, la mancanza di risorse: spesso le forze dell’ordine operano in condizioni di carenza di mezzi e personale, costringendo gli agenti a lavorare in condizioni di sovraffaticamento. Ci sono poi stress e conseguenti burnout. Infine la vetustà degli equipaggiamenti.
In memoria di Emanuele Reali
E’ arrivata per Reali la medaglia d’oro al valor civile: “Con eccezionale coraggio, sprezzo del pericolo e ferma determinazione, nel corso di una prolungata operazione di servizio nei confronti di un sodalizio dedito ai reati contro il patrimonio, nell’ambito della quale aveva già proceduto all’arresto dell’autore di un furto, non esitava a porsi all’inseguimento di un complice e, consapevole del pericolo, scavalcava la recinzione di una linea ferroviaria venendo improvvisamente travolto da un convoglio in transito. Fulgido esempio di altissimo senso del dovere e di elette virtù civiche, spinto fino all’estremo sacrificio“.
In suo onore è stato realizzato un murale a Piana di Monte Verna (CE). Nel 2022 gli è stata dedicata la Stazione Carabinieri di Vitulazio. Sempre nel 2022, a maggio, gli è stato dedicato un parco giochi. Il 1º Aprile 2023 nel comune di Bacoli è stata inaugurata in suo nome una sede sociale dell’Associazione Nazionale Carabinieri. L’anno scorso, nella ricorrenza del 6 novembre, a Piana di Monte Verna, è stato inaugurato un monumento in suo onere.