Il 27 ottobre 1962, Enrico Mattei, perse la vita in un incidente aereo. Una scomparsa ancora avvolta nel mistero, parte delle pagine oscure della storia italiana
Nato nel 1906 ad Acqualagna, nelle Marche, Enrico Mattei è stato una delle figure più rilevanti del boom economico italiano. Nominato nel 1945 commissario straordinario dell’AGIP (Azienda Generale Italiana Petroli), Mattei intravide le potenzialità del settore energetico per la ricostruzione e lo sviluppo del Paese. Con una visione ardita e innovativa, trasformò l’azienda in un colosso pubblico, l’ENI (Ente Nazionale Idrocarburi), promuovendo una politica energetica indipendente dalle grandi compagnie petrolifere mondiali.
La Politica Internazionale di Mattei: un uomo contro le “Sette Sorelle”
Mattei comprese che per garantire all’Italia una reale autonomia energetica era necessario diversificare le fonti e stabilire accordi direttamente con i Paesi produttori. Con le sue strategie, non solo sfidò i colossi petroliferi internazionali, ma cercò anche alleanze con i Paesi del Medio Oriente e del Nord Africa, come l’Iran e l’Egitto, a condizioni più vantaggiose per le nazioni ospitanti rispetto agli standard imposti dalle multinazionali occidentali. Questa politica era innovativa, ma anche pericolosa, perché rompeva il monopolio delle grandi compagnie petrolifere sul mercato globale.
L’Incidente di Bascapè e il mistero della scomparsa
Il 27 ottobre 1962, Mattei stava rientrando da un viaggio a Catania a bordo di un aereo Morane-Saulnier MS-760 Paris. Alle 18:57, il velivolo precipitò nei pressi di Bascapè, in provincia di Pavia, a pochi minuti dall’atterraggio. La dinamica dell’incidente generò immediatamente sospetti: sebbene inizialmente classificato come un disastro accidentale, negli anni si è fatta sempre più strada l’ipotesi del sabotaggio.
Le indagini furono riaperte diverse volte e, grazie anche al lavoro di giornalisti e inchieste indipendenti, emersero indizi che suggerivano un’esplosione a bordo, rendendo probabile la teoria dell’attentato. Tuttavia, nonostante le indagini, nessun colpevole è mai stato ufficialmente identificato.
L’eredità di Mattei
La morte di Enrico Mattei ha lasciato un profondo segno nella storia economica e politica italiana. La sua visione di un’Italia energeticamente indipendente, fondata su accordi paritari e sulla valorizzazione delle risorse nazionali, rimane un’eredità importante. Ancora oggi, l’ENI e molte altre aziende italiane beneficiano della sua lungimiranza e del coraggio con cui sfidò gli interessi costituiti.
Nel giorno dell’anniversario della sua scomparsa, la figura di Mattei viene ricordata ad Acqualagna, nell’intera regione ed in Italia per il suo ruolo di innovatore e stratega in un periodo in cui la Nazione cercava di trovare la propria strada nel contesto globale.