Thursday 25 April, 2024
HomeAccadde oggiL’infermiere, “la lanterna” che cura

L’infermiere è uno degli abitanti del mondo medico. In prima linea, nei reparti d’urgenza, negli ospedali da campo, nelle RSA o nei domicili, è colui che mette a servizio di chi è fragile la propria conoscenza.

Si può parlare di “mettere a servizio” perché ciò che fa è proprio questo. Si “mette” alle dipendenze di altre persone. Fa di tutto per far sì che possano continuare a vivere e stare meglio.

Per questo si parla spesso di vocazione. Perché la dimensione del lavoro, per poter curare, deve in certi casi incontrare la dimensione dell’umanità. Quando ogni giorno, il luogo dove lavori ti ricorda cos’è il dolore e la sofferenza, devi ricordare a te stesso la passione che ti ha portato accanto a chi assisti. È una questione di sopravvivenza, professionale e personale.

L’infermiere non è colui che fa una diagnosi medica e prescrive la cura. La percezione comune, retaggio di pregiudizi del passato, ha negli secoli creato una scala gerarchica che lo ha posizionato in molte occasioni al di sotto del medico, ma quale altro nobile ruolo se non il far sì che il paziente, quella cura, la assuma nel modo corretto?

Ogni 12 maggio, da Florence agli infermieri di oggi

Nel 1965, il Consiglio Internazionale degli infermieri ha istituito la Giornata Internazionale dell’Infermiere, che da allora, ogni 12 maggio, ricorda al mondo l’importanza della professione e le esperienze di chi la vive.

Una data ovviamente non casuale, che ricorda il giorno in cui a Firenze, nel 1820, nacque Florence Nightingale, considerata la fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna. Contro le aspettative del tempo, Florence impegna la sua vita nella cura dei malati. Quando scoppia la Guerra di Crimea, accompagnata da altre 38 donne, si reca al fronte in Turchia per curare i feriti, nell’ospedale militare di Scutari. Nel 1859, sarà il suo “Notes on Nursing“, il primo libro di testo dedicato all’assistenza infermieristica moderna, mentre l’anno dopo fonderà a Londra la Nightingale School and Home for Nurses, prima scuola per infermiere in Gran Bretagna e nel mondo.

Passerà alla storia come “la donna con la lanterna“, epiteto che le viene dedicato dal Times che nel 1855 racconterà per primo al mondo la sua storia.

Una descrizione che ricorda Florence mentre accudiva i malati anche di notte, ma che a secoli di distanza diventa simbolo di quanto gli infermieri fanno ogni giorno, portando luce, cura ed umanità ai malati. “Fonti” di ispirazione.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio.