Ogni 13 febbraio, si celebra la Giornata Mondiale della Radio, istituita dall’UNESCO per ricordare l’impatto straordinario di questo mezzo di comunicazione. Nonostante l’avvento della televisione, di internet e dei social media, la radio ha mantenuto nel tempo un ruolo centrale nella società, evolvendosi senza mai perdere la sua forza. Ma sapete che la sua storia è legata anche a uno degli eventi più tragici del Novecento?
Fu proprio il naufragio del Titanic, infatti, a dimostrare al mondo quanto la radio fosse essenziale, non solo per informare e intrattenere, ma anche per salvare vite: senza la tecnologia sviluppata da Guglielmo Marconi, il numero delle vittime di quella notte gelida nell’Atlantico sarebbe stato ancora più alto. Ma facciamo un passo indietro per scoprire come tutto ebbe inizio.
Dalle origini alla rivoluzione di Marconi
L’idea di poter trasmettere segnali attraverso l’aria senza l’uso di fili affonda le radici nelle teorie dell’elettromagnetismo sviluppate nel XIX secolo. Gli studi di James Clerk Maxwell, che nel 1864 teorizzò l’esistenza delle onde elettromagnetiche, e le successive sperimentazioni di Heinrich Hertz, che ne dimostrò l’effettiva esistenza nel 1887, furono i primi passi fondamentali verso la nascita della radio.
Tuttavia, fu il giovane inventore Guglielmo Marconi a trasformare queste scoperte in qualcosa di pratico. Nel 1895, nel giardino della casa di famiglia a Pontecchio, vicino Bologna, riuscì per la prima volta a trasmettere un segnale radio a una distanza di qualche centinaio di metri. In pochi anni perfezionò la sua invenzione, riuscendo nel 1901 a trasmettere il primo messaggio radio attraverso l’Oceano Atlantico. Quella dimostrazione straordinaria aprì le porte a una nuova era della comunicazione globale.
Il Titanic e la radio: una tecnologia che salvò vite
L’importanza della radio fu definitivamente riconosciuta in occasione del naufragio del Titanic, avvenuto nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912. Il transatlantico, considerato inaffondabile, era equipaggiato con un avanzato sistema di comunicazione telegrafica senza fili, installato dalla compagnia di Marconi. Quando la nave colpì l’iceberg, gli operatori di bordo, Jack Phillips e Harold Bride, inviarono disperati messaggi di SOS via radio, segnalando la posizione del Titanic e chiedendo aiuto.
Questi segnali furono captati dal transatlantico Carpathia, che si precipitò sul luogo del disastro e riuscì a salvare oltre 700 persone. Il tragico evento rese evidente l’importanza della radio nelle emergenze, portando all’introduzione di nuove regolamentazioni sulla sicurezza in mare, che resero obbligatoria la presenza di un operatore radio sulle grandi imbarcazioni.
L’epoca d’oro della radio
Dagli anni ‘20, con la nascita delle prime stazioni radiofoniche, la radio iniziò a entrare nelle case delle persone, portando notizie, musica e intrattenimento. In quegli anni si sviluppò anche un linguaggio radiofonico unico, fatto di programmi in diretta, radiodrammi e trasmissioni sportive che affascinarono milioni di ascoltatori.
Uno degli episodi più celebri della storia della radio è la trasmissione del 1938 di La Guerra dei Mondi, un radiodramma diretto da Orson Welles, che simulava una finta invasione aliena. Lo stile realistico della trasmissione fece credere a molte persone che fosse in corso un attacco extraterrestre, scatenando il panico in diverse città americane. Questo episodio dimostrò il grande potere della radio nel coinvolgere e influenzare le masse.
Negli anni ‘50 e ‘60, con l’arrivo della televisione, molti pensarono che il mezzo fosse destinato a scomparire. Ma la sua capacità di adattarsi gli permise di sopravvivere e prosperare: di lì a poco nacquero le radio libere, le emittenti locali e le radio tematiche, che contribuirono a mantenere vivo questo mezzo.
La radio oggi: un mezzo sempre attuale
Oggi, nell’era di internet e dello streaming, la radio continua a essere uno strumento potente e universale. Nonostante l’avvento dei podcast e delle web radio, il fascino dell’ascolto radiofonico in diretta rimane insostituibile. La radio è accessibile ovunque: in macchina, in ufficio, sugli smartphone, nei luoghi pubblici e persino nello spazio.
Proprio per il suo valore storico, culturale e sociale, nel 2011 l’UNESCO ha proclamato il 13 febbraio Giornata Mondiale della Radio, scegliendo questa data in ricordo della prima trasmissione ufficiale delle Nazioni Unite nel 1946.