Tra mitologia e natura, la notte che ha regalato uno degli spettacoli celesti più affascinanti dell’anno
Nella serata di giovedì 10 luglio, alle 22:37, il cielo ha ospitato il primo plenilunio dell’estate astronomica con la cosiddetta Luna del Cervo, o Buck Moon nella tradizione anglosassone. Una luna piena intensa, dall’inconfondibile tonalità aranciata e dalla posizione più bassa sull’orizzonte, che ha offerto uno spettacolo raro e carico di suggestione.
Il nome “Luna del Cervo” ha radici nelle culture dei nativi americani, in particolare nelle tribù Algonchine, profondamente connesse ai cicli naturali della Terra. Luglio è infatti il periodo in cui i cervi maschi iniziano a rigenerare i palchi, ovvero le ramificazioni ossee che noi chiamiamo comunemente corna. Da qui nasce l’associazione con il plenilunio di questo mese, che segna un tempo di crescita e rinnovamento nella fauna.
Ma non è l’unico nome con cui è conosciuto questo plenilunio. Diverse culture indigene del Nord America lo identificavano con altri appellativi evocativi, sempre legati al ritmo delle stagioni:
I Cree lo chiamavano “Luna della muta delle piume”, riferendosi al processo di rinnovamento delle penne di molti uccelli; per i Tlingit era la “Luna del Salmone”, perché segnava il ritorno dei salmoni lungo i fiumi; gli Ojibwe la conoscevano come la “Luna del Lampone”; altri ancora la indicavano come la “Luna delle Bacche” o la “Luna del Tuono”, in omaggio ai temporali estivi.
Ognuno di questi nomi racconta una storia diversa, ma con un filo conduttore comune: l’osservazione attenta della natura e dei suoi cicli vitali. In un’epoca in cui il cielo guidava le attività quotidiane, la Luna era ben più di un elemento decorativo del firmamento: era un calendario naturale, un simbolo spirituale, una bussola per il tempo e la vita.
La Luna del Cervo è stata visibile in tutta Italia e in molte parti del mondo, incantando osservatori, fotografi e appassionati di astronomia. Il suo colore caldo e la sua posizione all’apparenza più vicina all’orizzonte hanno accentuato la sensazione di trovarsi di fronte a qualcosa di speciale, quasi primordiale.
Anche se il plenilunio è ormai passato, la luna nel suo splendore dorato continuerà ad essere osservabile nelle notti successive, continuando ad offrire momenti di meraviglia, e stupore. E per chi se lo fosse perso, l’appuntamento con la prossima luna piena è fissato per il 9 agosto.