Ecco da dove nasce la credenza popolare dei tre giorni più freddi dell’anno, ossia 29, 30 e 31 gennaio
Il 29, 30 e 31 gennaio sono i cosiddetti “giorni della merla“, secondo la tradizione i tre giorni più freddi dell’anno. Questa credenza popolare, diffusa in tutta Italia, è legata a una leggenda che narra la storia di una merla bianca che, per sfuggire al freddo dell’inverno, si rifugiò in un comignolo con i suoi piccoli. Il fumo del camino tinse le loro piume di nero e da allora tutti i merli femmina e i piccoli sono grigi.
La leggenda è diffusa in diverse versioni, ma la più comune è quella che narra di una merla che, sfidata da un re, si rifugiò nel comignolo per tre giorni e tre notti. Il re, furioso, ordinò ai suoi soldati di accendere un gran fuoco nel camino, in modo da arrostire la merla. Il povero uccello, per non morire, dovette restare al caldo per tre giorni, finendo per diventare completamente nera.
La realtà, però, è ben diversa. Le statistiche meteorologiche disponibili indicano che dopo la prima decade di gennaio si osserva una tendenza all’aumento della temperatura. In particolare, i giorni della merla sono spesso caratterizzati da piogge e nevicate, ma non da temperature particolarmente rigide.
Nonostante ciò, la tradizione dei giorni della merla è ancora viva in Italia e viene celebrata in vari modi. In alcune regioni, ad esempio, è usanza mangiare piatti caldi e sostanziosi, come zuppe e minestre, per proteggersi dal freddo. In altre, invece, si crede che se farà bel tempo il 2 febbraio, festa della Candelora, l’inverno finirà presto.
E voi, cosa ne pensate dei giorni della merla? Credete che siano davvero i tre giorni più freddi dell’anno?