Wednesday 16 October, 2024
HomeAccadde oggiGiornata mondiale dell’alimentazione: un piatto pieno di sostenibilità

16 ottobre, Giornata mondiale dell’alimentazione, il tema del 2024 è “Diritto al cibo per una vita e un futuro migliori”

Il 16 ottobre si celebra la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, un’occasione cruciale per riflettere sul nostro rapporto con il cibo e per impegnarci a garantire un futuro alimentare più sostenibile e accessibile per tutti. Il tema del 2024 è “Diritto al cibo per una vita e un futuro migliori”.

La Giornata Mondiale dell’Alimentazione è celebrata in tutto il mondo in ricordo della fondazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), organizzazione che si occupa di temi legati al cibo e all’agricoltura a livello globale, avvenuta proprio il 16 ottobre 1945.

Perché è importante?

La Giornata Mondiale dell’Alimentazione ci ricorda che il cibo è un diritto fondamentale. Eppure ci sono 2,8 miliardi di persone nel mondo che soffrono ancora la fame o sono malnutrite.

L’alimentazione impatta sul pianeta. Le nostre scelte alimentari hanno un impatto significativo sull’ambiente, dalla deforestazione all’inquinamento.

Un sistema alimentare sostenibile è la chiave per affrontare le sfide del futuro. Occorre costruire sistemi alimentari più sostenibili, che riducano gli sprechi, promuovano l’agricoltura biologica e valorizzino la biodiversità.

Industria alimentare e deforestazione

Mentre il WWF lancia l’allarme sul 90% della deforestazione globale direttamente legato alla produzione alimentare, l’Europa accelera su un regolamento che ponga limiti alla deforestazione, forse pronto ad entrare in vigore il 31 dicembre 2024.

In Europa, l’alto consumo di prodotti come olio di palma, carne bovina e soia, costrebbe all’ambiente 36.000 ettari di foreste l’anno, circa 6 metri quadrati da cittadino. Anche l’ONG sostiene che l’attuale sistema sia insostenibile per il Pianeta e che occorre una immediata inversione di marcia.

Cosa mangiare allora? L’alimentaziona a basso impatto ambientale prevederebbe la riduzione di ciò che oggi, appare ogni giorno nelle nostre tavole, e se anche la produzione di soia oltre che costosa in termini economici, appare tra le materie alimentari ad alto impatto ambientale, cosa fare per nutrirsi in maniera adeguata?

L’Italia e la scelta vegana

Nonostante il forte impatto della soia, l’alimentazione vegana appare tra le più sostenibili per l’ambiente. Secondo i dati del Rapporto Italia 2024 dell’Eurispes, il 7,2% degli italiani ha scelto di seguire una dieta vegetariana, mentre il 2,3% è vegano. Nonostante la bassa percentuale, si registra un aumento del +2,9% della popolazione che segue questa ultima scelta.

Quindi, ha scelto di non alimentarsi di animali il 9,5% della popolazione, contro il 6,6% registrato nel 2023 (+2,9%).

Tra i vantaggi di questa alimentazione, secondo gli intervistati, vi è la sensazione di una migliore condizione fisica (86,4%), la facilità di mantenere il peso forma (73,3%) e una maggiore creatività in cucina (66,5%).

L’aumento di circa il 3% di vegetariani e vegani attestato dall’Eurispes nel Rapporto 2024, rispetto all’edizione del 2023, lascia ben sperare“, osserva l’Oipa. “A parte i vantaggi sulle condizioni fisiche che possono derivare dall’alimentazione cruelty-free, questo dato è un importante passo avanti verso un’alimentazione etica e sostenibile e indica una presa di coscienza del grande dolore di esseri senzienti contenuto negli allevamenti e nei mattatoi, senza considerare lo scempio dei mari e di chi li abita causato dalla pesca“.

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.