Da specie da proteggere a simbolo di terrore dei bagnanti. A luglio record di avvistamenti vicino alle rive della Sicilia
Il 14 luglio si celebra in tutto il mondo la Giornata degli squali. Lo squalo, anche detto pescecane, è un pesce dal fascino indiscutibile. Molti registi hanno prodotto film sullo squalo, il primo della storia quello di Steven Spielberg del 1975. Esistono almeno una ventina di canzoni italiane dedicate al terrificante pesce dalla dentatura affilata. Eppure molte sono tormentoni per bambini.
Nell’immaginario collettivo è una feroce macchina affamata di uomini. In realtà è una creatura in grave perciolo. A rischio le 42 specie, di cui oltre la metà presenti nel Mediterraneo, tanto che la Commissione Generale della FAO per la Pesca nel Mediterraneo e la CITES hanno emanato di recente delle misure per contenere pesca e commercio di squali e razze.
Lo squalo è uno degli argomenti dell’estate italiana, dopo i recenti e frequenti avvistamenti sulle coste siciliane. L’ultimo il 12 luglio sul litorale di Trabia, quando uno squalo azzurro anche detto verdesca (specie pacifica che popola le nostre acque) è stato ripreso mentre nuotava in mezzo a una moltitudine di bagnanti. Sono 4 gli avvistamenti in una settimana in Sicilia, ma altri sono stati segnalati a Livorno (a tre miglia dal porto), in Puglia, in Sardegna, a Capri, Ischia e Procida.
Gli esperti spiegano il fenomeno come una reazione dello squalo all’eccessiva pesca ed al cambiamento climatico con il surriscaldamento dei mari.
Da feroce predatore a vittima: lo squalo specie da proteggere
Lo squalo è una creatura importante perché contribuisce al benessere dell’ecosistema marino. Cacciato senza pietà dai pescatori dell’est per le sue pinne (la zuppa di pinne di squalo è uno dei piatti più antichi e costosi della cucina cinese, servito nelle occasioni speciali come banchetti nuziali, ed è apprezzata anche in Vietnam), vittima di orche affamate, lo squalo ha perso nel tempo il titolo di predatore più feroce al mondo.
E’ considerata una specie protetta. Proprio nel 2023, in occasione della Giornata mondiale degli squali del 14 luglio, è il WWF a lanciare un appello. Gli squali sono una specie importantissima nel ciclo del carbonio blu, come spiega la responsabile WWF Mare Italia, Giulia Prato: “L’importanza della presenza di squali e razze nel Mediterraneo non va sottovalutata: ogni specie ha un ruolo significativo, come quello di alcune razze capaci di ‘mescolare’ i substrati marini con i loro movimenti, o altre specie pelagiche che, attraverso le migrazioni verticali, spostano nutrienti tra i diversi strati dell’oceano e tutte le specie di grandi squali e razze che nel corso della vita immagazzinano grandi quantità di carbonio nei loro corpi: carbonio che viene stoccato sui fondali oceanici quando, dopo la loro morte, le carcasse di questi animali precipitano in profondità”