Saturday 18 May, 2024
HomeAccadde oggi9 luglio 2006, la notte magica dell’Italia Mondiale

Il 9 luglio del 2006 l’Italia conquista Berlino. Una vittoria che colora d’azzurro il Mondiale ospitato dalla Germania e una notte magica che segna la cultura italiana

A diciassette anni di distanza, le emozioni di quel 9 luglio continuano a vivere immutate nelle menti di tutti coloro che si trovavano nelle piazze, nei bar, a casa insieme ad amici e familiari, a sostenere in un unico abbraccio la Nazionale di Lippi.

È la notte magica che passa alla storia. È la coppa alzata ad un cielo che si colora di azzurro. È la Nazionale del 2006, da allora bandiera del calcio d’Italia.

Il riscatto del calcio italiano tra passato e presente

La finale conquistata è il lieto epilogo di stagioni difficili. Ad iniziare dal ricordo del Mondiale precedente, quello del 2002, dove gli azzurri vengono fermati dalla Corea del sud agli Ottavi. Seguirà l’episodio passato alla storia calcistica come l’Europeo del “Biscotto”, quando nel 2004 l’Italia in Portogallo, sarà fuori già nella fase dei gironi.

Ad unire sfiducia all’amarezza mai dimenticata, lo scandalo che poco più di un mese prima del fischio di inizio dei Mondiali getta un’ingombrante ombra sul calcio italiano. L’episodio prenderà il nome di Calciopoli e metterà sotto i riflettori dirigenti, arbitri e società sportive della Serie A. Saranno condannate nel primo filone di inchiesta, in quello stesso anno, Lazio, Milan, Fiorentina e Juventus, squadra quest’ultima, dalla quale provengono molti giocatori protagonisti della Nazionale 2006.

Aspettative, brama di rivincita e conquista di fiducia guidano così la preparazione per i Mondiali di Germania.

L’Italia in campo cambia rispetto al passato. Il nuovo CT Marcello Lippi schiera Buffon, Nesta, Cannavaro, Zambrotta, Gattuso, Pirlo, Camoranesi, Totti, Del Piero, Inzaghi, Toni, Zaccardo, Barzagli e Fabio Grosso ed il 9 giugno, il Mondiale ha inizio.

La finale che colora il mondo di Azzurro

La finale arriva esattamente un mese dopo, ospitata dalla Capitale Berlino.

Al settimo minuto, la Francia passa in vantaggio con un rigore segnato da Zidane. La risposta dell’Italia arriva al diciannovesimo minuto, con Materazzi che sposta la partita sull’1 a 1, risultato con la quale si apriranno i calci di rigore.

Nessuna rete infatti sarà portata a casa ai supplementari che passeranno alla storia piuttosto, per il diverbio tra gli artefici dei due goal. La testata a Materazzi costerà a Zidane un cartellino rosso da parte dell’arbitro, episodio che segna il termine della carriera del numero 10 francese.

Saranno cinque i rigori che uno dopo l’altro concretizzeranno il sogno degli italiani inchiodati agli schermi. Pirlo, Materazzi, De Rossi, Del Piero e Grosso.

La rete decisiva conquistata dal numero 3 dello schieramento azzurro fa scendere lacrime. È festa nelle piazze e nei cuori italiani. L’orgoglio calcistico viene eletto parte dell’identità nazionale e da allora, ogni anno, il ricordo si veste di emozione e nostalgia. In una notte, quella del 9 luglio, che avrà sempre qualcosa di magico da raccontare.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio.