Tuesday 14 May, 2024
HomeAccadde oggi6 luglio: dall’arte, l’unicità di un bacio rubato

È il bacio dell’ultima occasione. Il bacio spavaldo. Il bacio di chi prende iniziativa. Di chi fa il primo passo quando gli occhi si incrociano. Oppure un bacio sbagliato. Dato anche quando non si dovrebbe. Dato per dire addio o per scrivere un incipit.

Un bacio legittimo non varrà mai come un bacio rubato” scrisse Guy de Maupassant. È ovvio, lo si può rubare solo quando l’interesse tra le due persone è reciproco. Non si rubano baci a chi mostra di non volerseli far rubare. Ma sotto il segno del consenso, il bacio rubato vive nell’immaginario comune circondato da passione e romanticismo. Per questo ogni 6 luglio una giornata mondiale lo celebra.

Il Bacio rubato di Fragonard

Scrivere di baci rubati costringe ad un viaggio nell’immaginario collettivo. Si chiamano in causa film che hanno fatto la storia. Le stazioni dei treni, templi indiscussi di scenografici baci rubati. Ma sarà l’arte a dare un volto alla Giornata mondiale di quest’anno.

Bacio rubato” è infatti il titolo di un dipinto di Jean-Honoré Fragonard e Marguerite Gérard. Un olio su tela esposto all’Hermitage Museum di San Pietroburgo, realizzato nel 1787, elegante testimonianza dello stile Rococò di fine Settecento.

Apparteneva all’ultimo re di Polonia Stanislao Augusto Poniatowski poi nel 1895 venne acquistato dall’attuale museo che lo ospita.

L’abito di seta rischiara lo spazio intimo che accoglie la scena principale. La porta semiaperta fa intravedere un salotto borghese nell’altra stanza, suggerendo la furtività del gesto. Il giovane se ne sta andando, pronto ad uscire da una porta aperta nel buio ed ecco, che prima di andarsene, coglie la sua occasione e saluta la fanciulla rubandole un bacio.

Si tratta di una delle tante interpretazioni possibili naturalmente. L’arte tutela la libertà di leggere a proprio modo le sue opere. Potrebbe essere un bacio di addio, un bacio di inizio, o perché no, un bacio furtivo per dire “a domani”. Ogni persona è libera di immaginare la storia che sente di voler osservare.

Proprio come quando rubiamo un bacio o veniamo sorpresi del roseo furto. L’inaspettato gesto travolge i cuori e si dipinge nella mente. Mescola le carte. Diventa una lettura in più, di come sarà il domani.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio.