Il 31 ottobre non è solo la data di antiche tradizioni e ricorrenze globali, ma è anche il compleanno di un’icona intramontabile del cinema italiano e internazionale: Carlo Pedersoli, meglio conosciuto come Bud Spencer, nato a Napoli il 31 ottobre 1929 e scomparso nel 2016. Un uomo dalla stazza imponente e dal cuore d’oro, che ha saputo conquistare milioni di fan con il suo carisma, la sua forza bonaria e una comicità inconfondibile.
Dal nuoto al grande schermo: un percorso unico
Prima di diventare il “gigante buono” che tutti amiamo, Carlo Pedersoli era già un campione. È stato un nuotatore e pallanuotista di livello olimpionico, il primo italiano a scendere sotto il minuto nei 100 metri stile libero, partecipando a ben due edizioni dei Giochi Olimpici (Helsinki 1952 e Melbourne 1956). Una carriera sportiva brillante che dimostrava già la sua determinazione e la sua straordinaria fisicità.
La transizione al mondo del cinema avvenne in modo graduale, con piccole parti, ma la svolta arrivò alla fine degli anni ’60, quando decise di cambiare nome per la sua nuova carriera. Scelse Bud Spencer in omaggio alla birra Budweiser e all’attore Spencer Tracy, dando vita a un personaggio destinato a fare la storia.
La leggendaria coppia con Terence Hill
Il sodalizio artistico con Terence Hill (Mario Girotti) fu la scintilla che accese la sua stella nel firmamento cinematografico. Insieme, hanno creato un genere unico: il “western all’italiana comico”, caratterizzato da scazzottate fragorose, inseguimenti rocamboleschi, un’irresistibile ironia e, soprattutto, l’assenza di violenza sanguinosa.
Film come “Lo chiamavano Trinità…” (1970) e “Continuavano a chiamarlo Trinità” (1971) li consacrarono a star internazionali. Seguirono successi in serie che li videro spaziare dal western comico ai polizieschi, dalle avventure esotiche alle commedie d’azione:
- “Altrimenti ci arrabbiamo!” (1974)
- “Porgi l’altra guancia” (1974)
- “Pari e dispari” (1978)
- “Io sto con gli ippopotami” (1979)
- “Chi trova un amico trova un tesoro” (1981)
Questi film non erano solo divertenti, ma veicolavano spesso messaggi di giustizia, amicizia e solidarietà, rendendo Bud Spencer un modello positivo per intere generazioni. Le sue sberle erano sempre “educative”, mai gratuite, e i suoi personaggi incarnavano una forza primordiale al servizio del bene.
Non solo scazzottate: una carriera versatile
Anche senza Terence Hill, Bud Spencer ha avuto una carriera di grande successo. Memorabili sono i suoi ruoli nella serie del “Piedone”:
- “Piedone lo sbirro” (1973)
- “Piedone a Hong Kong” (1975)
- “Piedone l’africano” (1978)
- “Piedone d’Egitto” (1980)
In questi film, interpretava un bonario commissario di polizia che preferiva risolvere i casi con il buon senso e la sua forza fisica, piuttosto che con le armi. La sua presenza scenica era tale da riempire lo schermo, e la sua capacità di passare dalla minaccia al sorriso in un istante lo rendeva irresistibile.
L’oomo dietro il mito
Carlo Pedersoli non è stato solo un attore. È stato anche un ingegnere, produttore cinematografico, cantante, scrittore e un padre di famiglia devoto. La sua curiosità intellettuale e la sua versatilità sono testimonianza di una personalità ricca e sfaccettata, ben oltre il personaggio che lo ha reso famoso.
Oggi, nel giorno in cui avrebbe compiuto 95 anni, ricordiamo Bud Spencer non solo come l’attore delle scazzottate più famose del cinema, ma come un vero gentiluomo, un atleta straordinario e un uomo che ha saputo portare gioia e spensieratezza in ogni casa. Un gigante buono che ci manca, ma che continua a vivere nei cuori di tutti i suoi fan, un “pugno” alla volta.
(Nell’immagine, una delle maglie vendute nello shop on line ufficiale dedicato all’attore)




 
 
