Dall’intuizione di un farmacista ed un casuale errore, la nascita della bevanda più celebre al mondo
Il 13 ottobre 1886 è il giorno in cui la Coca-Cola, una delle bibite più iconiche al mondo, ha fatto il suo debutto. La sua storia inizia con il farmacista di Atlanta, John Stith Pemberton, che stava cercando un rimedio per alleviare i dolori che lo affliggevano, così come una bevanda che potesse essere una valida alternativa agli alcolici. Quello che inventò, tuttavia, andò oltre le sue aspettative, trasformandosi presto in una delle bevande più amate e diffuse del pianeta.
Pemberton, veterano della Guerra Civile, aveva studiato medicina e si era appassionato alla chimica farmaceutica. Nel suo laboratorio creò una miscela unica di sciroppo dolce, foglie di coca e noci di cola, che originariamente chiamò “Pemberton’s French Wine Coca“. All’epoca, si credeva che la coca, da cui si ricavava la cocaina e la cola, contenente caffeina, avessero proprietà medicinali, e molte persone cercavano sollievo per dolori e stanchezza tramite tonici che includevano questi ingredienti.
L’invenzione prese una svolta decisiva quando un giorno, in una delle farmacie di Atlanta dove veniva venduta, il farmacista Willis Venable accidentalmente mischiò il preparato con acqua gassata al posto dell’acqua naturale. Questo errore diede vita a una bevanda effervescente e rinfrescante, diversa da quanto Pemberton avesse inizialmente immaginato. Da lì in poi, la Coca-Cola fu venduta come una soda, anziché come un tonico medico.
La nascita del fortunato brand
Il nome “Coca-Cola” fu ideato dal socio in affari di Pemberton, Frank M. Robinson, che credeva che l’uso delle due “C” nella grafia avrebbe reso il nome più accattivante e memorabile. Fu lui stesso a scrivere il celebre logo in corsivo, che ancora oggi è riconoscibile in tutto il mondo.
All’inizio, il successo della bevanda fu piuttosto modesto: nel 1886, il primo anno di vendita, la farmacia Jacob’s Pharmacy ad Atlanta vendeva solo 9 bicchieri al giorno, al costo di 5 centesimi ciascuno. Nonostante la scarsa iniziale affluenza, Pemberton era convinto delle potenzialità della sua invenzione. Purtroppo, però, non riuscì a vedere la crescita del suo prodotto: morì nel 1888, lasciando i diritti della Coca-Cola a diversi soci.
Uno di questi soci, Asa Candler, si distinse per la sua capacità imprenditoriale e intuì il potenziale commerciale della bevanda. Nel 1891, riuscì ad acquisire il controllo totale della Coca-Cola Company e iniziò una massiccia campagna di marketing che trasformò la Coca-Cola da una semplice bevanda venduta nelle farmacie di Atlanta a un fenomeno su scala nazionale. Candler spinse la vendita del prodotto in tutti gli Stati Uniti, introducendo bottiglie già confezionate nel 1899, rendendo la Coca-Cola accessibile anche al di fuori dei locali.
Con il passare degli anni divenne un fenomeno globale. Durante il XX secolo, la bevanda fu associata alla cultura popolare americana e venne diffusa in tutto il mondo, diventando un simbolo della modernità e della globalizzazione. Nonostante alcune controversie legate alla composizione originale del prodotto – la cocaina fu rimossa dalla formula nei primi anni del Novecento – la bevanda mantenne la sua popolarità e si adattò ai gusti e alle normative dei vari paesi.
Oggi, Coca-Cola è una delle multinazionali più grandi al mondo, con una presenza in oltre 200 paesi e una gamma di prodotti che include bibite di ogni tipo. Tuttavia, il suo inizio umile, nato da una semplice intuizione farmaceutica e da un errore casuale, resta una delle storie di successo più straordinarie dell’industria moderna.
In questo giorno, il 13 ottobre, si celebra la nascita di un marchio che, da oltre 130 anni, continua a dissetare milioni di persone in tutto il mondo, mantenendo intatta la sua formula segreta e il suo iconico fascino.