Friday 22 November, 2024
HomeAccadde oggi11 settembre, quelle “torri che andarono in fiamme” nei ricordi degli adulti di oggi e di allora

Scrivile scemo, un finale migliore” cantano i Pinguini Tattici Nucleari citando nei versi successivi “quella puntata della Melevisione, interrotta da torri che andarono in fiamme e bimbi che facevano domande“.

Quel martedì 11 settembre viene rivissuto ogni anno. Le immagini delle due torri sono parte della memoria collettiva. Ogni persona, ricorda dove si trovava e cosa stava facendo in quel preciso momento.

Gli adulti erano a lavoro. Smisero le loro mansioni spaesati ed increduli. La storia non era finita in favore di un periodo di pace, come avevano illusoriamente fatto credere le previsioni di Francis Fukuyama. L’uomo era ancora in grado di agire secondo violenza, anche dopo la fine delle contrapposizioni ideologiche che avevano animato il XX secolo.

Per i bambini invece, una lezione di vita data dallo schermo della televisione: la serenità è tanto fragile da essere spazzata via in ogni momento, senza poter far nulla per impedirlo. A casa con i nonni, in migliaia stavano guardando la Melevisione. Sullo schermo, Tonio Cartonio insieme alla Principessa Odessa ma improvvisamente, le immagini cambiarono per” una breve edizione straordinaria del Tg3” che portò avanti agli occhi dei piccoli telespettatori due torri in fiamme.

Per tutti i 30enni di oggi, fu quello il finale di una puntata, che non verrà più trasmessa nella sua interezza. Un episodio inedito, dove la realtà si sovrascrisse al mondo della fantasia, diventando parte della memoria collettiva.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio. L'idea di fondare Capocronaca, insieme a Cristina, nasce all'inizio del 2023. Nelle sue fondamenta, la volontà di dare ai lettori una voce nuova da ascoltare e scoprire insieme a loro, cosa accade ogni giorno.