Sono ritenute responsabili di detenzione, spaccio e associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti le 15 persone destinate a misure di custodia cautelare dai Carabinieri del Comando Provinciale di Brescia.
Di nazionalità albanese e italiana, in quattro sono finiti in carcere, in sette agli arresti domiciliari e quattro destinati all’obbligo di dimora.
L’indagine “Rugantino”, così è stata convenzionalmente denominata, è stata avviata nel marzo 2019 condotta con metodi tradizionali e intercettazioni telefoniche, ambientali e GPS, fino all’agosto 2020. Il materiale documentato e raccolto ha permesso di rilevare l’esistenza di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, caratterizzata da una struttura organizzata in modo professionale che gestiva apprezzabili quantitativi di droga distribuita nell’hinterland bresciano ed in particolare nell’area ad est del capoluogo.
Nel complesso sono stati sequestrati 6,5 chili di cocaina, arrestate 6 persone in flagranza di reato con il ritrovamento di 600 grammi di cocaina e 5.000 euro in contanti e perquisita la dimora di uno degli arrestati dove sono stati trovati tre involucri contenenti 25 grammi di cocaina, insieme a 450 euro.
Alcuni degli indagati si trovavano in Albania nel momento della convalida delle custodie cautelari e sono stati catturati grazie alla collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, l’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza a Tirana della Direzione Centrale della Polizia Criminale, la Direzione Regionale della Polizia di LEZHE e l’ufficio centrale nazionale INTERPOL di Tirana.