Fu uno degli attacchi all’Inghilterra che costò la vita a più vittime. Morirono in 56, compresi i 4 kamikaze che si fecero esplodere in tre treni della metro e in un autobus. Accadde nell’ora di punta del 7 luglio 2005, a Londra. Le esplosioni provocarono anche 700 feriti.
Lo stesso giorno, a Edimburgo, si teneva il G8.
La polizia indagò subito e scoperse che a farsi esplodere erano tutti giovani britannici tra i 18 e i 30 anni. Nonostante vivessero in apparente normalità, avevano tutti dei legami con l’estremismo islamico. Anche se Al Qaeda rivendicò l’attentato che colpì Londra nel cuore, si ipotizzò che i quattro avessero agito in piena autonomia nel determinare e portare a termine gli attentati del 7 luglio 2005.
Ecco cosa successe il 7 luglio 2005 a Londra
Erano circa le 8.50 del mattino, mezzi pubblici pieni di cittadini che si recavano a lavoro, tre bombe a distanza di meno di un minuto l’uno dall’altra esplosero all’interno della metropolitana. Il primo uomo-bomba si fece esplodere sulla linea Circle, il secondo sulla Hammersmith & City e il terzo sulla Piccadilly. Una quarta bomba esplose invece a bordo di una autobus a due piani alle 9.47, a Tavistock Square.
Tra le 52 vittime anche una italiana. Si tratta della 32enne romana Benedetta Ciaccia. Lavorava a Londra presso la casa editrice Penguin. Stava anche per sposarsi. Dopo 10 anni dalla sua morte, la città di Roma accolse l’idea di intitolare alla vittima dell’attentato di Londra una via nella periferia Nord della Capitale.