La peronospora della vite è un fungo che attacca foglie, germogli e grappoli, in grado di compromettere la capacità produttiva della pianta, qualora non venga trattata tempestivamente e nel modo corretto.
Secondo quanto rilevato e condiviso da Coldiretti, l’alluvione che ha colpito le Marche e le continue precipitazioni hanno favorito la diffusione della malattia, ad oggi presente in maniera importante nelle produzioni della regione, dal nord al sud. 8000 ettari circa di vigneti colpiti, dal Bianchello del Metauro ai Colli Pesaresi, dal Rosso Piceno e Conero al Verdicchio di Jesi e di Matelica passando per Lacrima, Passerina, Vernaccia e Pecorino, con una produzione ridotta in media del 50%.
Ad essere particolarmente colpite, le aziende artefici di produzioni biologiche, nelle quali si rilevano produzioni ridotte anche del 70%. La produzione di vino lo scorso anno ha sfiorato 1,4 milioni di ettolitri con quasi il 70% dei grappoli destinato alle produzioni di qualità. Doc, Docg e Igt che valgono, secondo il rapporto Ismea Qualivita sul valore delle produzioni a denominazione di origine, ben 106 milioni di euro.
L’appello di Coldiretti va dunque alla Regione Marche: “Al momento ci sono solo pochi Comuni della provincia di Pesaro Urbino compresi nel Decreto Alluvione che prevede aiuti e benefici per le aziende coinvolte dall’alluvione. Nei prossimi giorni gli agricoltori saranno in grado di verificare i riflessi della malattia e quindi chiediamo alla Regione di monitorare attentamente l’evolversi di una situazione che rischia di mettere ulteriormente in ginocchio un settore già provato dai rincari delle materie prime e sotto la costante minaccia dei cambiamenti climatici globali.